FI dice no al Volandia parking: «Un business gratis non lo concediamo a nessuno»

Forza italia volandia parking

SOMMA LOMBARDO – «Abbiamo letto l’appello dei volontari di Volandia ma non cadiamo certo nell’equivoco creato ad arte dal sempre ottimo politico Marco Reguzzoni. Nessuno di noi sarebbe contrario a concedere a Volandia di ampliare il parcheggio del museo, se così fosse. E invece quei 1500 posti auto servono all’aeroporto. Che, se li vuole, paga come tutti gli altri». E’ fin troppo chiaro il concetto espresso questa mattina 6 aprile dal responsabile provinciale degli enti locali di Forza Italia, Marcello Pedroni, che ha riunito il coordinatore cittadino Andrea Vaccariello e la capogruppo Laura Besnate per spiegare ai sommesi perché il loro partito è totalmente contrario a concedere la deroga al Parco e museo del volo per trasformare in un parcheggio un terreno (oggi agricolo) a due passi dalle piste di Malpensa.

Siamo d’accordo con Calò

«E’davvero raro essere d’accordo con il consigliere Francesco Calò (Pd), ma stavolta siamo in sintonia con il suo pensiero: l’ampliamento di Volandia deve passare dall’accordo quadro di Regione Lombardia o ancora meglio da una variante al Pgt», dice Besnate. «Noi rimaniamo aperti a discutere qualsiasi proposta: si scelgano però gli strumenti adeguati che garantiscano il rispetto dei diritti di tutti e totale trasparenza», ha aggiunto Vaccariello.

La provincia dell’impero

E’indubbio, sottolinea Pedroni, che quei nuovi 1500 posti auto serviranno più a Malpensa che a Volandia. E aggiunge: «Non sono mai stato contro l’aeroporto e la mia storia lo dimostra, ma è evidente che Sea ha utilizzato in questi anni il nostro territorio come provincia dell’impero. Lo Sheraton e il Moxy sono l’esempio più lampante: sono due alberghi costruiti all’interno del sedime che di conseguenza non pagano un euro di tributi ai Comuni e fanno concorrenza ai nostri hotel. Se dunque Sea vuole questo terreno, che è fuori dal sedime, stavolta lo paghi come qualunque altro privato. Stiamo parlando di oltre 800mila di euro di oneri e ci chiediamo perché il sindaco Stefano Bellaria voglia rinunciarci».

Il business lo facciamo noi

La risposta si è avuta già in Commissione Territorio: nei periodi di bassa stagione (per il museo) e di alta per l’aeroporto, Volandia affitta il parcheggio (o una parte di esso) a Malpensa, in modo tale da incamerare risorse utili al buon funzionamento del museo. E’un modo indiretto per aiutare un’attività culturale – nonché la prima attrazione turistica della città – ad autofinanziarsi senza chiedere un euro di contributo pubblico al Comune. «Mi spiace, ma un business gratis non lo concediamo nemmeno a Volandia» fa sapere Forza Italia. «Se vuole quell’area si faccia una variante al Pgt. Se invece si vuole passare da una  deroga motivata da un’esigenza pubblica, come può essere l’emergenza del trasferimento di Linate, allora quell’area sia davvero pubblica: Leonardo la ceda al Comune e la nostra azienda municipalizzata Spes la gestisca».

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