Forza Italia rassicura la Lega: «Pronti a rifiutare la proposta di Galimberti»

Il centrodestra mette l'unità in piazza. Con una foto di gruppo dopo il summit

VARESE – «Non c’è alcuna offerta ufficiale da parte del sindaco Galimberti. Quindi il problema della presidenza di commissione non si pone. O meglio verrà posto sul tavolo della coalizione nel momento in cui il sindaco scoprirà ufficialmente la carta». Sono queste le parole del commissario cittadino di Forza Italia Domenico Battaglia. Messaggi di distensione, che leghisti e fratelli ascoltano, accolgono, ma senza fidarsi troppo.

Certo il refrain che esce al termine del summit del centrodestra (tenutosi oggi 8 gennaio) è di grande unità e compattezza, sancito anche da una foto di gruppo postata sulla pagina Facebook di Matteo Bianchi, ma gli occhi restano aperti e le orecchie restano tese. La sensazione, infatti, è Forza Italia “fa l’indiano”. «Se così fosse – confida qualche leghista – lo vedremo presto».

Pace fatta e ripartenza

Pace fatta? In realtà i partiti della coalizione non avevano neppure litigato (così dicono). Si erano solo (si fa per dire) mandati segnali di guerra e frecciate al curaro. Ma hanno evitato lo scontro in campo aperto. E Domenico Battaglia, commissario cittadino dei forzisti, al primo summit di coalizione del 2022 (al quale hanno partecipato anche le anime civiche dell’alleanza, ovvero Varese ideale e Grande Varese) ha mostrato abilità nello sminare subito la bomba prima che qualcuno potesse accendere la miccia.

E così ha spiegato «di non aver ricevuto proposte ufficiale dal sindaco sulla presidenza di commissione», questione di cui «si è parlato troppo, forse esasperandola senza motivo». Perché «qualora dal sindaco dovesse arrivare una proposta rivolta a tutta la minoranza ne discuteremo tutti insieme». Insomma, se qualcuno aveva in testa l’idea di una fuga in avanti, nell’incontro di oggi è stata stoppata. Perché è vero che i leghisti hanno evitato di “rosolare” i berluscones, del resto il punto da portare a casa era la riconferma dell’unità e il fare quadrato attorno a Bianchi, ma non si sono esentati dal metterli alle strette.

Insomma se con Caliendo prima e Taldone poi il punto l’ha segnato Forza Italia, questa volta è la Lega a uscire sorridente perché ha stoppato la fuga in avanti dei forzisti e messo in difficoltà i berluscones, i quali davanti alla proposta di avere un presidenza, dovranno giocare di sponda. O meglio giocare tutta la partita dentro la coalizione.