BUSTO ARSIZIO – La nuova corrente di Forza Italia, che fa riferimento a Luca Marsico, ha un cuore bustocco. Ci vorrà ancora qualche giorno per svelare il nome e delineare con esattezza i contorni della nuova associazione forzista che ha già vissuto un primo momento non ufficiale in una pizzeria di Varese. Ma nel frattempo, in città, iniziano a circolare i nomi dei forzisti di Busto che aderiranno all’iniziativa. E tra questi, sempre secondo i ben informati, dovrebbero esserci il consigliere comunale Donatella Fraschini, l’ex assessore Alberto Riva, liquidato qualche mese fa dal sindaco Emanuele Antonelli, ma anche tanti volti noti del mondo azzurro come Alberto Armiraglio, Franco Castiglioni, Paolo Cicero, Mario Cislaghi e Luciano Lista, che da tempo ha rotto i rapporti con Nino Caianiello. Nomi e cognomi che non vengono accompagnati da alcuna dichiarazione ufficiale. Gli interessati, infatti, non parlano, non dicono e, anche se messi alle strette, cambiano discorso. Ma l’attesa non sarà infinita ed è farcita dalla curiosità di sapere come la nuova associazione si posizionerà nella geografia interna a Forza Italia, dove oggi il peso di Agorà si fa sentire e che ora, con un nuovo gruppo organizzato di fatto in una corrente unica, potrebbe cambiare.
Quel che è certo è che la prima cosa che appare evidente è che Luca Marsico è riuscito a coagulare quella parte di forzisti bustocchi che, seppur a denti stretti, ha più volte lasciato traspirare insofferenza sulla gestione cittadina del partito, considerata troppo personalistica. Se così fosse ci sarà da aspettarsi un confronto interno tosto, anche se qualcuno preferisce usare la parola “dialettica”, poiché, per lo meno all’inizio, nessuno vorrà pigiare il piede sull’acceleratore. L’altra cosa che appare in tutta la sua evidenza è che quella parte di partito che fino ad ora ha viaggiato “in solitaria” ora ha deciso di fare rete. Perché? Per lo stesso motivo che dentro il partito è un tormentone da sempre e che fino ad ora è sempre rimasto più un’intenzione che una realtà, ovvero contrastare l’azione di Nino Caianiello sul territorio e a livello provinciale.