Fridaysforfuture, anche a Varese i giovani scendono in piazza per salvare il pianeta

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VARESE – Il 15 marzo 2019 sarà il giorno dello sciopero mondiale, organizzato dal movimento ambientalista #fridaysforfuture, per il futuro della nostra Terra. Anche Varese risponde presente, con una manifestazione in programma in piazza Montegrappa. “Global strike for future”, questo il titolo dell’iniziativa, è un’ importante mobilitazione internazionale per sensibilizzare cittadini sul cambiamentoclimatico seguendo l’esempio della sedicenne svedese Greta Thunberg.

Fridaysforfuture a Varese

Il movimento, nato dall’iniziativa della giovanissima attivista svedese Greta Thunberg, in pochi mesi ha assunto proporzioni gigantesche, al punto che ogni venerdì, nelle piazze di tutto il mondo, sono ormai migliaia i giovani che si ritrovano per manifestare chiedendo ai politici di affrontare, in maniera concreta e decisa, la problematica del surriscaldamento globale. A Varese il ritrovo è domani alle 17 in piazza Montegrappa. Mezz’ora più tardi interverranno due scienziati. Gianluca Ruggieri, ingegnere ambientale e ricercatore all’Università dell’Insubria e attivista energetico, parlerà di  “Transizione energetica urgente, possibile e necessaria per limitare i cambiamenti climatici”. Paolo Valisa, meteorologo del Centro geofisico prealpino di Varese, parlerà dell’impatto climatico sull’ambiente locale.

Il surriscaldamento globale

Emiliano Leone volt«Anche noi di Volt, partito panaeuropeista dalla evidente vocazione ambientalista, condividiamo gli intenti della manifestazione del 15 marzo», spiega Emiliano Leone. «In qualità di responsabile provinciale di Volt Varese, invito quante più persone possibili, liberi cittadini che amano il proprio pianeta, a partecipare alla manifestazione del 15 marzo a Varese. Saremo presenti, senza alcun simbolo di partito, semplicemente perché abbiamo preso a cuore questa iniziativa e sentiamo la necessità di sostenerla senza sovrapporre simboli partitici, a quelli di Fridaysforfuture». E ancora. «Non c’è più tempo da perdere», prosegue Leone. «Pensate che esperti e scienziati hanno fissato in 12 anni il punto di non ritorno. Questo significa che, se entro questo brevissimo lasso di tempo non avremo messo in atto delle serie politiche di tutela ambientale, il fenomeno del surriscaldamento globale, diventerà un processo irreversibile, con gravissime conseguenze per il nostro pianeta e per la sopravvivenza stessa dell’uomo».

Fridaysforfuture varese – MALPENSA24