«Il sindaco di Gallarate smentirà le dichiarazioni di Bilardo?»

Gallarate città e vita mef

Le dichiarazioni rilasciate dall’ ing. Bilardo come testimone durante l’udienza di lunedì del processo Mensa dei Poveri hanno definitivamente certificato il contenuto del vaso di Pandora della maggioranza di centro-destra gallaratese che la magistratura milanese ha aperto più di tre anni fa.
Le parole dell’ex segretario cittadino di Forza Italia inchiodano definitivamente il sindaco Cassani alle proprie responsabilità di pratica ed etica politica. 

Bene ha fatto dunque Città e Vita, insieme alle opposizioni allo scoppio dell’inchiesta nel 2019, a chiederne a gran voce le dimissioni sia in consiglio comunale che davanti all’ opinione pubblica. 

L’esistenza di precisi patti politici pre-elettorali fra Lega , Forza Italia e l’allora candidato Cassani nel 2016 al fine di insabbiare eventuali responsabilità personali di Caianiello in AMSC (già evidenti e sfociate nella azione di responsabilità avviata dal sindaco Guenzani) dimostra un incredibile spregiudicatezza nel comportamento del Sindaco e della sua maggioranza. 

Rivela inoltre un modo di concepire l’amministrazione cittadina da parte di alcuni partiti che chiede i voti ai cittadini in nome del bene pubblico ma che è poi disposta, nella pratica, a chiudere due occhi e voltarsi dall’ altra parte in nome proprio di quel patto politico che diventa in questo modo modalità affaristica. 

Ci chiediamo in definitiva se, di fronte alle dichiarazioni precise e puntuali rese in sede processuale dal protagonista principale dei fatti, il sindaco Cassani sia in grado di smentire pubblicamente , preferibilmente in sede istituzionale, l’esistenza di questo patto luciferino che, seppur irrilevante dal punto di vista penale , getta un ombra oscura su tutto il suo operato amministrativo di questi anni. 

Città è Vita 

Gallarate bilardo città vita – MALPENSA24