Gallarate, dai “Fratelli” avviso agli alleati: «Non vogliamo rompere, noi coerenti»

GALLARATE – Taglio del nastro con il presidente nazionale Ignazio La Russa alla nuova sede di Fratelli d’Italia in viale Milano a Gallarate. Ma sono le fibrillazioni nel centrodestra, a partire dal “caso Busto”, a rubare la scena. Se il sindaco bustocco (in bilico) Emanuele Antonelli si limita a ricordare che «gli avversari sono quelli di sinistra», il capogruppo gallaratese del partito di Giorgia Meloni Giuseppe De Bernardi Martignoni manda un messaggio chiaro agli alleati del centrodestra: «Noi non vogliamo rompere né creare condizioni differenti da quelle di un centrodestra coeso, ma noi alle riunioni del terzo polo non ci siamo andati. E gli accordi li onoriamo». Intanto è ufficiale il passaggio ai “Fratelli” di un altro ex azzurro, Germano Dall’Igna, che era rimasto nel gruppo di Forza Italia fino all’ultima seduta del consiglio comunale.

Messaggio a Forza Italia

L’inaugurazione finisce con La Russa che sgancia la “bomba” sul rischio di spaccatura del centrodestra – «Se la corda si spezza a Busto, si spezza dappertutto» – facendo un richiamo fin troppo chiaro a Luino. E non alle ultime amministrative in cui il centrodestra diviso perdeva, ma a quelle precedenti in cui il “bis” di Andrea Pellicini era stato messo in discussione e lui aveva vinto senza Lega e Forza Italia. «Ma non è una minaccia» chiarisce il vicepresidente del Senato. Prima di lui era stato Giuseppe De Bernardi Martignoni a parlare chiaro agli alleati di Gallarate. Agli azzurri: «Noi arroganti? Cinque anni fa ci davano una pacca sulla spalla e non abbiamo chiesto niente, oggi la coerenza ha pagato. Non vogliamo rompere né creare condizioni differenti da quelle di un centrodestra coeso, ma noi alle riunioni del terzo polo non siamo andati. E gli accordi li onoriamo». Presentando il «neo-acquisto Dall’Igna che ha finito il suo mandato con Forza Italia».

Messaggio a Cassani

Ma anche al sindaco Andrea Cassani e alla Lega: «Sicuramente andremo in coalizione, li tranquillizziamo – fa sapere Martignoni – all’amico sindaco di Gallarate ricordo che nei momenti particolari noi c’eravamo ed eravamo l’unica forza politica a ribadire vicinanza e solidarietà. Faremo la nostra parte nel centrodestra ma non possiamo farlo solo noi. La linea deve valere sia a Gallarate, sia a Varese e a Busto, uniti tutti insieme per vincere con tutta la coalizione senza fare eccezioni». Lo sguardo è già alle amministrative dove Fratelli d’Italia vuole dire la sua: «Cinque anni fa eravamo al 3,5% ed eleggevamo il primo consigliere comunale della provincia di Varese, Martignoni – ricorda il commissario cittadino Salvatore Rosario Marino – una fatica enorme quella campagna elettorale. Oggi i sondaggi nazionali ci danno al 21%». E l’obiettivo a Gallarate, sottolinea il coordinatore provinciale Andrea Pellicini, è di «fare un grande risultato, arrivando ad essere molto più forti».

L’inaugurazione

Nella nuova sede gli accessi sono contingentati, tanto che il pretesto di «evitare assembramenti» (gli spazi sono effettivamente angusti) consente di evitare gli inviti istituzionali, al sindaco Andrea Cassani e ai rappresentanti degli altri partiti alleati. Il che, vista l’aria che tira nel centrodestra, è già un segnale. Oltre ad Ignazio La Russa (la cui sedia rimane vuota solo per dieci minuti), sono presenti anche la deputata e già commissario provinciale Paola Frassinetti, il sindaco e presidente della Provincia Emanuele Antonelli e alcuni amministratori di FdI del territorio, come il sindaco di Ferno Filippo Gesualdi, il vicesindaco di Oggiona Santo Stefano Pasquale Carrozzo e l’assessore di Samarate Maura Orlando. Ma anche il vicesindaco di Tradate Franco Accordino, che fa parte del Movimento Prealpino ma che è vicino al possibile ritorno (da ex An) nei “Fratelli”. E poi c’è una rappresentanza dei candidati che comporranno la lista di FdI a Gallarate. «Ci sono giovani, donne, imprenditori» rivela Martignoni.

Antonelli: «L’avversario è a sinistra»

Per Antonelli applausi e sostegno, anche se lui ringrazia ma non si espone più di tanto: «Dobbiamo cercare di stare tutti uniti, perché solo uniti possiamo battere i nostri avversari. Che sono quelli di sinistra». Ad Antonelli Ignazio La Russa rivolge un messaggio chiaro: «Rifarà il sindaco di Busto». Ma ai militanti arriva l’invito a non sentirsi sugli allori: «Se non ci si impegna sul territorio i sondaggi restano sondaggi nazionali. Ci vogliono impegno, qualità e passione. I risultati ci daranno ragione, con o senza coalizione». E che Busto sia un problema non solo locale lo conferma quando paragona il caso Farioli-Antonelli allo smacco della mancata riconferma del consigliere d’amministrazione Rai vicino a Fratelli d’Italia: «Gli uscenti si riconfermano, in Rai e i sindaci che abbiamo». Poi spazia anche sulla politica nazionale e su vaccini e green pass: «Uno stronzo ha detto che chi non si vaccina deve stare chiuso in casa come un sorcio. Il sorcio sarà lui – le parole evidentemente rivolte al prof. Burioni – e non parlo per me, mi sono vaccinato io e la mia famiglia, sta per vaccinarsi persino mio figlio di 19 anni per andare allo stadio».

La Russa: «Busto sarebbe la goccia che fa traboccare il vaso del centrodestra»

gallarate fratelli d’italia sede – MALPENSA24