Gallarate, per la 75esima volta si rinnova il rito del brodo caldo sotto il sole di luglio

gallarate festa contrada brodo

GALLARATE – E’tutto pronto per i festeggiamenti di luglio alla Contrada del brodo. Per il 75esimo anno il momento clou è sicuramente la distribuzione del tradizionale brodo caldo, domenica 16 luglio, ma l’attesa festa per la Madonna del Carmelo parte da martedì 14 luglio: manca poco per la festa popolare del quartiere gallaratese.

Il programma 

La Pro Loco ha reso noto il programma dell’edizione 2023. Si inizia martedì 11 luglio alle 20.30 con il rosario in via Cadolini che verrò replicato alla stessa ora mercoledì in via Novara e giovedì in vicolo del Gambero. Venerdì 14 luglio alle 18 la sede della Pro Loco ospita la presentazione del libro “L’è un Baloss” con Alberto Guenzani e Antonio Castiglioni. Seguono alle 20.30 in vicolo Volpe la Santa Messa e alle 21.30 sul palco di via Novara “Stasera tocca … a me” (esibizioni di canto, ballo, cabaret, musica). Stesso posto, ventiquattro ore dopo, è in programma l’esibizione, “Salita al Palo della Cuccagna”. 
Il clou della festa è domenica. Si inizia alle 10 con la messa in Basilica di Santa Maria Assunta. Alle 11.30 in via San Giovanni Bosco inizia la distribuzione del brodo dopo la benedizione a cura del prevosto, monsignor Riccardo Festa. La sera, alle 20.30, dalla Basilica partirà la processione con la statua della Madonna accompagnata dalla banda musicale di Crenna, mentre alle 21.30 in via Novara ci sarà l’estrazione dei premi della lotteria.

Perché la festa 

Dall’archivio Collana Galerate la storia della Contrada del Broeud e il perché della festa: 

In occasione della festività della Madonna del Carmine, nell’antico rione detto del Canton sordo, la ricorrenza 75 anni fa veniva celebrata con solenni manifestazioni che coprivano l’arco di un weekend (dal sabato al lunedì) al punto che per molti era chiamata per l’appunto “la tre giorni”. La preparazione all’evento religioso veniva anticipata anche con una novena propiziatrice in onore della Madonna del Carmine, patrona del rione. La statua venerata nella nicchia di vicolo Volpe veniva trasferita di sera in sera in caseggiati e cortili prescelti per momenti di devozione, per poi tornare nell’usuale alloggiamento la sera del lunedì successivo dopo la solenne processione nelle vie del centro città. Molto ricco era il programma di eventi per la ricorrenza della Madonna del Carmine, il rione veniva trasformato ed addobbato a festa al punto che, agli occhi dei passanti, era evidente il distacco dal dinamismo contemporaneo per riportare tutti ad un passato nel quale la fraternità e la solidarietà erano più vive. L’evento attirò l’attenzione nel 1959 anche dei nascenti mezzi di comunicazione di massa. Verso il mezzogiorno della domenica giunse una vettura della Rai e, mediante il giornalista Loredani, si effettuarono interviste per il “Gazzettino Padano” ai membri del Comitato e ai Dirigenti dell’evento. Uno dei momenti più popolari è la distribuzione del brodo caldo la domenica mattina (10 ettolitri – 1000 litri – parlano le cronache degli anni ‘50) nel cortile del così detto “Circulin” sul cui balcone per l’occasione svettava il gonfalone della Contrada. 

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