Regionali, un successo di FdI stravolgerebbe gli equilibri di maggioranza a Gallarate 

Gallarate giunta elezioni regionali

GALLARATE – Comunque vadano le elezioni Regionali, martedì è destinato a cambiare l’assetto amministrativo di Gallarate, la città che esprime il maggior numero di candidati (oltre dieci) in corsa per un posto al Pirellone. E il sindaco Andrea Cassani potrebbe trovarsi costretto a cambiare fino a due settimi della propria giunta. 

La presidenza del consiglio 

Considerate le sensazioni – suffragate dai risultati delle Politiche dello scorso ottobre – che danno Fratelli d’Italia ancora con il vento in poppa, sembra avere buone chance di passare Giuseppe De Bernardi Martignoni (nella foto in alto con Geronimo La Russa ieri, 8 febbraio, durante la serata di chiusura della campagna elettorale). Per lui, a rigor di legge, non ci sarebbe incompatibilità con il ruolo di presidente del consiglio comunale che ricopre da ottobre 2021. A suoi, però, in caso di elezione in Regione avrebbe già espresso la volontà di dimettersi e rimanere a Gallarate come semplice consigliere comunale. Al suo posto, a guidare i lavori al centro dell’aula, in pole position c’è il compagno di partito Germano Dall’Igna, decano dell’aula con cinque legislature all’attivo. Nessuno tra gli attuali consiglieri può vantare simile longevità. 

Il tandem Caruso-Colombo 

Tra i candidati per le Regionali di Fratelli d’Italia c’è anche Francesca Caruso, attuale assessore alla Sicurezza. E siccome il suo partito in provincia di Varese potrebbe ottenere due (fino a tre in caso di un risultato vicino al 30 per cento) consiglieri regionali, non soltanto parte con le stesse possibilità di farcela di De Bernardi Martignoni, ma non è escluso che possano passare entrambi. Nel suo caso, però, ci sarebbe incompatibilità e sarebbe costretta a lasciare lo scranno in giunta. Sarà naturalmente il sindaco a sceglierlo il sostituto, ma si fa il nome di Marco Colombo, nonostante dovrebbe dimettersi dalla Provincia. Ma siccome con Marco Magrini ormai il centrodestra a Villa Recalcati è opposizione, sarebbe una scelta indolore rispetto a qualche settimana fa. In consiglio comunale prenderebbe il suo posto il primo dei non eletti, l’avvocato Luca Sorrentino.

L’opzione Mazzetti 

Tra gli assessori di Gallarate in corsa c’è anche la leghista Claudia Mazzetti, data nella rosa dei favoriti insieme ai consiglieri regionali uscenti Emanuele Monti e Francesca Brianza. Qui la concorrenza è serrata è i posti a disposizione minori (se ne stima uno, massimo due), ma in caso di successo anche il Carroccio martedì mattina dovrebbe cercarsi un nuovo assessore. Il naturale sostituto è Andrea Zibetti, pronto a rientrare in giunta dopo due anni dalla sua prima esperienza come delegato al Fundraising nel primo mandato Cassani. 
Attenzione però alle quote di genere: se dovessero venire elette sia Caruso che Mazzetti, il sindaco sarebbe costretto a sostituirle almeno con una donna, non con due uomini. Se il primo cittadino chiederà al suo partito una opzione femminile il nome potrebbe essere quello di Evelin Calderara, se invece toccasse a Fratelli d’Italia bisognerebbe pescare fuori dal consiglio comunale. E tra le favorite c’è Rossana Lombardo.

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