Ospedale di Gallarate, Ocg sulla petizione: «Rammaricati dal silenzio di Regione»

GALLARATE – «Siamo molto rammaricati che l’opinione di oltre 13mila persone non abbia avuto risposta». Massimo Gnocchi, consigliere comunale di Obiettivo Comune Gallarate, torna a parlare del Sant’Antonio Abate. A inizio ottobre del 2023 sono state consegnate al Consiglio Regionale del Pirellone le firme – 13.086, per la precisione – della petizione che chiede di salvare l’ospedale cittadino. «Ma Regione Lombardia ha deciso di non rispondere».

Ocg incalza

Ora lui – e con lui, il suo gruppo – incalzano Regione per avere risposte. «La petizione andava discussa entro 60 giorni: abbiamo inviato un ultimo sollecito a Regione a metà gennaio, ricordando il regolamento. Ma non è avvenuto e i tempi erano molto chiari. E dal 2 ottobre sono trascorsi ben più di 60 giorni», ha raccontato Gnocchi durante la conferenza convocata questa mattina – 10 febbraio – per aggiornare sulla petizione consegnata al Pirellone. «Siamo molto rammaricati che l’opinione di oltre 13mila persone non abbia avuto una risposta. Era un momento di speranza e di grande condivisione popolare. Noi abbiamo fatto tutto secondo le regole, altro non possiamo fare».

«13mila cittadini arrabbiati»

Al suo fianco, la presidente di Obiettivo Comune Gallarate, Celeste Parachini: «Non capisco come Regione Lombardia possa disattendere un regolamento approvato da loro», ha ribadito. «Una mancanza di rispetto», ha aggiunto Gianmarco Morazzoni. «Rappresentiamo 13mila cittadini arrabbiati», l’affondo di Betty Asnaghi. Mentre, per Enrico Maffiolini «sembra che si voglia allungare i tempi in modo che ci si dimentichi delle 13mila firme».

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