Gallarate, rapina ed estorsione in centro. Tre minori rinchiusi in comunità

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GALLARATE – Rapina, estorsione, minacce e danneggiamento. Sono i reati contestati a vario titolo a tre minorenni di Gallarate, di un’età compresa tra i 15 e i 17 anni, raggiunti da un’ordinanza di custodia cautelare in comunità. I fatti contestati si sono consumati in centro città lo scorso agosto. Le vittime sono due fratelli, di 13 e 14 anni.

Rapina e minacce

L’esito delle indagini è stato presentato oggi, 11 febbraio, dal dirigente della Polizia di Stato di Gallarate, Luigi Marsico e dal commissario Davide Carcano. Gli inquirenti si sono concentrati in particolare su due episodi distinti avvenuti a distanza ravvicinata lo scorso agosto. Il primo riguarda il 14enne, minacciato prima di essere privato degli occhiali da sole e dei soldi che aveva in tasca. «Pochi spiccioli, ma sono le modalità a essere talmente gravi da aver portato alla misura restrittiva», ha spiegato Marsico. Uno dei tre indagati ha minacciato anche il padre dei due fratelli, intervenuto per cercare di dirimere la questione. Gli ha detto: «Ti veniamo a prendere a casa, non abbiamo paura né di te né della polizia».

L’estorsione

Qualche giorno dopo è stato il fratello minore a subire le angherie. Da una sigaretta sottratta è nata una spirale negativa che ha portato fino a una vera e propria estorsione. Il tredicenne è stato persino schiaffeggiato, botte che gli hanno provocato lesioni (per fortuna di lieve entità) a un orecchio. «Quello che manca nei giovani spesso è la consapevolezza delle conseguenze delle proprie azioni», ha sottolineato Marsico. Da qui l’appello alle famiglie e alle scuole per intensificare l’attività di prevenzione mirata a un’incisiva educazione alla legalità.
I tre provvedimenti di collocamento in comunità sono stati emessi dal Tribunale per i Minorenni di Milano.

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