Gallarate, le opposizioni chiedono l’abolizione della tassa di soggiorno 

Gallarate revoca tassa soggiorno

GALLARATE – Le opposizioni di Gallarate si sono date appuntamento oggi, 9 marzo, davanti all’Astoria, storico albergo della città. Un luogo simbolo per annunciare che il centrosinistra (Pd, CèV e Lista Silvestrini), +Gallarate e Ocg depositeranno nei prossimi giorni un documento unitario per chiedere l’abolizione della tassa di soggiorno in vigore dal prossimo primo aprile. 

La revoca della tassa 

L’Astoria rientra tra i 24 hotel e B&B della città che nei giorni scorsi hanno sottoscritto l’appello indirizzato al sindaco di Gallarate Andrea Cassani e agli amministratori comunali, affinché si valuti la possibilità di revocare l’imposta. Una protesta che trova una risposta nell’iniziativa consigliare delle minoranze. «Ci hanno detto che gli esercenti erano d’accordo, e invece non è vero», dice Giovanni Pignataro (Pd). «E’ soltanto una scelta scellerata che penalizza la nostra città». Secondo Cesare Coppe (CèV) «creerà danni all’intero settore ricettivo ma anche a tutto l’indotto». Lo stesso concetto è stato ribadito da Sonia Serati (+Gallarate), incredula che Confcommercio Ascom Gallarate possa aver dato il proprio benestare: «Anche i nostri commercianti subiranno senza dubbio un danno». Infine Massimo Gnocchi (Ocg): «Sono molte le attività contrarie a questo balzello inutile e noi siamo molto preoccupati per la competitiva del sistema gallaratese». Guarda il video: 

Come funziona 

Se il consiglio comunale confermerà il regolamento già approvato lo scorso dicembre, la tassa di soggiorno scatterà da aprile e sarà corrisposta per ogni pernottamento in hotel, residenze turistico-alberghiere, affittacamere, bed & breakfast immobili destinati alla locazione breve ubicati nel territorio comunale, fino a un massimo di dieci pernottamenti consecutivi nello stesso anno solare e nella medesima struttura ricettiva.
La tassa di soggiorno è suddivisa in quattro fasce. Per gli alberghi a una o due stelle è prevista un’imposta di 2 euro a notte. Per quelli a tre o quattro stelle invece la cifra sale a 3 euro. E quando saranno previsti gli hotel a cinque stelle – visto che si tratta di una tipologia di offerta ricettiva non presente al momento sul territorio comunale – la quota fissata è di 5 euro. Per i b&b la somma dell’imposta sul turismo è invece di 1,50 euro.

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