GALLARATE – La proprietà avrà tempo fino al 2028 per realizzare la torre da 20 piani all’interno dell’area ex Cantoni di Gallarate. A renderlo noto è stato l’assessore all’Urbanistica Sandro Rech ieri sera 17 aprile in consiglio comunale in risposta al question time presentato da Luca Carabelli (Pd).
Tre proroghe
Il Piano attuativo per il recupero della zona degradata incastrata tra il Falcone e l’ospedale Sant’Antonio Abate, la cui convenzione urbanistica di aggiornamento è stata sottoscritta il 14 luglio del 2010 con durata decennale, «non è scaduto». Il termine è previsto per il medesimo giorno del 2028. Grazie a tre differenti decreti legge, il progetto può usufruire infatti di due proroghe di tre anni (la seconda del 2020 per mitigare gli effetti del Covid) e di una ulteriore di 24 mesi varata dal governo il 21 marzo del 2022 tra le “Misure urgenti per contrastare gli effetti economici e umanitari della crisi ucraina”.
Residenziale o commerciale?
Il progetto originario, così come è ancora consultabile sul sito di Tekne, prevedeva la trasformazione dell’area industriale dimessa in centro residenziale con hotel, uffici e negozi di vicinato, per un totale volumetrico pari a 69.830 metri cubi. Nel corpo dell’edificio “tondeggiante” trovano collocazione gli spazi per uffici, mentre al centro del comparto svetta la Torre Panorama da 20 piani dedicata al residenziale. Su Largo Boito era invece prevista la realizzazione di un Hotel di Classe Business Internazionale con una capacità di 200 ospiti in 91 camere. Com’è noto, la proprietà si è fatta avanti più volte per chiedere alcune modifiche sostanziali a un progetto ritirato sulle nuove esigenze. Il Comune, ha fatto sapere Rech a margine della seduta, è disponibile a confrontarsi per trovare una soluzione, mantenendo però fermi alcuni punti che contraddistinguono da inizio mandato l’impronta urbanistica dell’amministrazione Cassani. Tradotto: spazio per nuovi supermercati o grandi strutture di vendita nell’ex-cotonificio Cantoni non verranno mai concessi.