GALLARATE – «Con “La fine nel silenzio” si conclude la trilogia che ha per protagonisti Caterina e il commissario Lorenzi formata con “Cinque single al giallo verde” e “Tra gli artigli dell’aquila”»; il nuovo giallo di Giuseppina Basso, scrittrice di Gallarate che ora vive a Domodossola, verrà presentato domani, sabato 30 ottobre, al 16 al Museo degli Studi Patri nell’ambito della rassegna Duemilalibri.
Il Montalbano dell’Ossola
«“La fine nel silenzio” significa tra le montagne: è lì che giungeranno a conclusione le vicende narrate. Per quanto riguarda le ambientazioni che faranno da sfondo al mio nuovo romanzo ci saranno un po’ di costiera amalfitana e Capri, luoghi di origine di Lorenzi, le cave di Candoglia e il rifugio Gattascosa, che si trova in alta Val Bognanco.
Nel secondo caso si tratta del luogo dove, ai tempi di Gian Galeazzo Visconti, veniva estratto il marmo destinato alla costruzione del Duomo di Milano. Veniva poi trasportato sul Toce con dei barconi che recavano la scritta tratta da “ad usum fabricae operis”, per cui non pagavano dazio; da lì è derivata l’espressione “fare le cose a ufo”, cioè fare le cose gratis.
Ne “La fine nel silenzio”, che si svilupperà come un thriller, Caterina e suo marito giungeranno alla resa dei conti con una presenza del passato, un personaggio misterioso che li perseguita già apparso nei libri precedenti: «La prossima storia che voglio scrivere si svolgerà a Domodossola e sarà incentrata su Palazzo Silva; il suo interprete principale sarà il commissario Lorenzi, che voglio trasformare in un Montalbano dell’Ossola».
Da Gallarate al Sempione, il romanzo di Giuseppina Basso tinge l’aquila di giallo