Al Fratello Sole il gospel in punta di piedi con la ginnastica ritmica di Busto

gospel ritmica teatro

BUSTO ARSIZIO – Far uscire la ginnastica dalle palestre e metterla al servizio di chi non può danzare, ma vuole godere della bellezza che essa emana. Le danzatrici dell’associazione ritmica Ike collaboreranno con il coro Gospel For Joy ed eseguiranno coreografie sulle note dei loro brani. Tutto questo è “In punta di piedi nel gospel”, spettacolo di beneficenza che si terrà martedì 19 marzo alle 21 al Teatro Fratello Sole di Busto Arsizio. L’evento, a favore della Pediatria dell’ospedale San Matteo di Pavia, è stato presentato oggi, venerdì 15 marzo, da Miriam Arabini, assessore all’Inclusione sociale. Erano presenti Massimo Ortelli, promotore dell’iniziativa, Martha Buga, allenatrice di Ike, e Claudia Gaetani, presidente di Gospel For Joy.

Trentacinque ginnaste e quaranta coristi

L’evento nasce da un’idea di Massimo Ortelli che, colpito quattro anni fa da una grave forma di tumore, fu ricoverato al reparto oncologico dell’ospedale di Pavia. Dopo l’incontro con bambini e ragazzi affetti dal male decise di intraprendere progetti che potessero alleviare la loro condizione. Ne è nata “In punta di piedi nel gospel”, manifestazione che vedrà trentacinque ginnaste di Ike esibirsi in diverse coreografie, accompagnate dal canto dei quaranta elementi del coro Gospel For Joy di Castellanza, diretto dal maestro Fabio Gallazzi.
Il ricavato della serata, a offerta libera, sarà devoluto a “Il mio amico Pediatra”, onlus attiva al Policlinico San Matteo. Gian Luigi Marseglia, direttore del reparto ha salutato con favore l’iniziativa, ed è stata annunciata la presenza di Antonietta Marchi, presidente della onlus e Pietro Castellese, rappresentante del Cral San Matteo.

Non solo il gesto atletico perfetto

«A volte bisogna saper regalare delle emozioni. Il 19 marzo sarà la festa del papà, festeggeremo con uno spettacolo inviterà tutti a rendere più lieve la degenza dei bambini ricoverati all’ospedale San Matteo. Il buon cuore dei bustocchi non ci deluderà anche in questa occasione, vista la delicatezza della finalità», ha esordito Arabini. Ortelli, ricordando il ricovero avvenuto quattro anni fa, ha dichiarato: «Mi sento fortunato, un miracolato. Ho incontrato persone bisognose di ogni età, sono loro che mi danno la forza per combattere». Buga ha aggiunto: «Alleno dal 1990, queste ragazze si rinchiudono in palestra per allenarsi cinque o sei ore a settimana, bisogna far conoscere questo sport meraviglioso. Tutto è nato un po’ per caso dalla testimonianza di Massimo: ci ha fatto conoscere Claudia, che canta gospel, una sorta di inno alla fede e alla gioia. Sapere che possiamo danzare sulle note di una preghiera può essere usato anche per esprimere sentimenti attraverso gli attrezzi, non solo per un gesto atletico perfetto». «Questo nastro che si vede delle danzatrici è il filo che unisce le nostre strade», ha concluso Gaetani.

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