“Mi hanno cacciato dalla Juve, ma non ho rancore”, il Pipita già cuore rossonero

Higuain Rossonero Juventus

E’ senza dubbio il grande valore aggiunto del Milan, l’uomo dei sogni Champions. Senza il Pipita la squadra di Gattuso non potrebbe sedersi con le altre al tavolo che conta: grazie all’arrivo dell’argentino, invece, la percezione è totalmente diversa, la realtà si è capovolta, proiettando il Milan in una posizione di grande privilegio. Peraltro, le dichiarazioni che ha rilasciato alla Gazzetta dello Sport nelle ultime ore fanno capire con chiarezza quanta fame lo stia animando. La voglia di spaccare il mondo è propulsiva:

Un vincente

“Io sono qui ora e penso a vincere quest’anno, non posso aspettarne tre. Dobbiamo avere la consapevolezza di poter vincere qualcosa già in questa stagione, perché il Milan ha i mezzi per riuscirci. E se non ce la faremo, vedremo la prossima. Però dobbiamo far capire ai tifosi che siamo in grado di fare una bella annata”. Leader vero, giocatore unico. Calciatore completo che vive per il gol, ma che nella testa ha anche l’assist per lanciare i compagni in profondità. E’ uno che il calcio ce l’ha dentro nell’anima. Il Dna foderato di visioni calcistiche superiori alla media. Repertorio completo: macchina da gol e strepitoso giocatore a tutto campo con personalità da vendere. Alla Rosea ha raccontato anche il suo divorzio con la Juve. Si è sentito tradito, anche se, almeno apparentemente, non sembra nutrire alcun rancore verso l’ex squadra.

Nessun rancore con la Juve

“Dentro di me quel giorno – ha raccontato alla Gazzetta – dopo la finale di Coppa Italia, ho avuto la sensazione che sì, forse sapevo che si era rotto qualcosa. E poi hanno preso Ronaldo. La decisione di andare via non è mia. Ho dato tutto per la Juve, ho vinto diversi titoli, dopo di che è arrivato Cristiano, il club voleva fare un salto di qualità e mi hanno detto che non potevo restare e che stavano provando a cercare una soluzione. La soluzione migliore è stata il Milan”. “No, non ho nessun sentimento di rivalsa verso la Juve. Il mio è un sentimento di affetto perché mi hanno trattato benissimo. Compagni e tifoseria mi hanno dato un affetto enorme. Però non ho chiesto io di andare via. Praticamente, lo dicono tutti, mi hanno cacciato. Al Milan ho avuto da subito un amore grandissimo e così mi hanno convinto”.

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