Il calendario “made in carcere” (di Busto) alla Camera. Gadda: «No tagli di bilancio»

BUSTO ARSIZIO – Il calendario “made in carcere” della cooperativa sociale La Valle di Ezechiele presentato alla Camera dei Deputati. VIP, tra cui la conduttrice Adriana Volpe e il judoka Marco Maddaloni, e politici di tutti gli schieramenti – oltre a Maria Chiara Gadda che ha organizzato l’iniziativa anche la sottosegretaria all’istruzione Paola Frassinetti – vicini alla realtà di volontariato in carcere fondata dal cappellano della Casa Circondariale don David Maria Riboldi. Occasione anche per riflettere sui problemi di chi vive dietro le sbarre: suicidi, autolesionismo e salute mentale. E dall’onorevole Gadda si leva un appello per «un ripensamento» sui tagli della finanziaria che colpiscono il settore delle carceri.

La presentazione

Si è tenuta oggi, 13 dicembre, nella sala stampa della Camera dei Deputati, la conferenza stampa “Siamo tutti VIP: persone veramente importanti” per la presentazione del calendario 2023 della cooperativa sociale “La Valle di Ezechiele”, un progetto interamente “made in carcere”. Dall’ideazione, fino agli scatti avvenuti all’interno della Casa Circondariale di Busto Arsizio e alla stampa realizzata dalla cooperativa “zerografica” nel penitenziario di Bollate.

Parata di VIP e politici

A promuovere l’iniziativa alla Camera l’onorevole Maria Chiara Gadda, originaria di Fagnano Olona come la cooperativa. Sono intervenuti alla presentazione la conduttrice tv Adriana Volpe, il campione olimpico di judo Marco Maddaloni, il direttore della casa circondariale di Busto Arsizio Orazio Sorrentini e il fondatore della cooperativa sociale La Valle di Ezechiele don David Maria Riboldi, che sono stati tra i protagonisti degli scatti insieme a volontari e detenuti. Presenti in sala Rita Bernardini, presidente di Nessuno Tocchi Caino, Antonio Russo vice presidente Acli, Corrado Martinangelo presidente Agrocepi e gli onorevoli Elena Bonetti, Antonella Forattini, Ettore Rosato, Gian Antonio Girelli, Roberto Giachetti e la sottosegretaria all’istruzione Paola Frassinetti.

L’impegno per la rieducazione

«Siamo grati all’onorevole Gadda – afferma Don David Maria Riboldi – per la sua intraprendenza e per la sua vicinanza a questa iniziativa. Consideriamo il nostro lavoro piccolo, ma significativo, e siamo grati di poter portare nel cuore delle Istituzioni questo impegno rieducativo. Grazie anche all’amicizia e alla generosità degli amici VIP, Adriana Volpe, Marco Maddaloni, Debora Villa, Jo Squillo, Patrick Ray Pugliese, Martina Tammaro ed Erika Mattina. Siamo parimenti grati al direttore del carcere Sorrentini e al personale, in particolare dell’area educativa e della sicurezza, che ha condiviso e fatto realizzare questo meraviglioso calendario che abbiamo presentato oggi a Roma».

Il direttore: «Riflettere sugli episodi di autolesionismo»

«La testimonianza concreta di due ex detenuti a questa iniziativa dimostra nei fatti quanto le statistiche ci dicono già nei numeri. L’inserimento lavorativo è la via maestra per ridurre la recidiva – rimarca Orazio Sorrentini, direttore della Casa Circondariale di Busto Arsizio – mi sento inoltre di sensibilizzare le istituzioni tutte, il governo e il parlamento affinché si ponga particolare attenzione al problema drammatico della salute mentale nelle carceri, che rende molto complicato il lavoro di tutti gli operatori penitenziari e si riflette su gravi episodi di autolesionismo e convivenza con gli altri detenuti».

Gadda: «Ripensamento sui tagli in manovra»

«Al calendario hanno prestato il loro volto numerosi rappresentanti del mondo dello sport e dello spettacolo, e questo ci consente di fare luce sulla realtà del carcere con l’opinione pubblica – le parole della deputata Maria Chiara Gadda – lo shooting fotografico è tappa visibile di un percorso educativo che include molti altri progetti. Formazione e inclusione lavorativa devono essere parte integrante dell’esecuzione della pena e hanno un ruolo determinante nella riduzione della recidiva. Il 2022 è stato un anno orribile per numero di suicidi in carcere, e i tagli fatti in legge di bilancio di certo non semplificano la vita nemmeno a polizia penitenziaria, personale ed educatori. Confido che nell’esame della manovra ci sia un ripensamento, nella direzione di maggiori risorse per l’area educativa, trattamentale e sanitaria, progetti di lavoro, manutenzione delle strutture, dotazioni, e risorse per il personale».

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