Il grande ciclismo lombardo si fa uno e… Trittico con tre classiche in una il 3 agosto

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LEGNANO – Tre gare in una, per mantenere la tradizione anche nell’anno del Covid. Il grande ciclismo riparte concentrando in una sola giornata le tre classiche lombarde: Coppa Bernocchi, Coppa Agostoni e Tre Valli Varesine. Il giorno da marcare sul calendario è lunedì 3 agosto, con partenza a mezzogiorno da via XX Settembre a Legnano e arrivo a Varese in via Sacco, lungo i Giardini Estensi, e post gara in piazza Monte Grappa. Una soluzione inedita per 199,7 km complessivi, tali da garantire grande competizione e spettacolarità, facendo di necessità virtù. Diciotto le squadre iscritte e diretta tv su Raidue per una corsa dal significato diverso dal solito e non solo sportivo. Particolari anche i luoghi scelti per la presentazione avvenuta oggi, giovedì 16 luglio (il Castello Visconteo di Legnano) e per le operazioni di registrazione dei corridori, con la firma del foglio di partenza che avverrà in piazza San Magno tra le 10.40 e le 11.40.

Partenza a Legnano e arrivo a Varese aperti al pubblico

Dalla linea di partenza prenderà il via un circuito da percorrere una sola volta passando da Busto Arsizio (dove sarà il primo traguardo volante), poi si transiterà da Legnano a San Giorgio (secondo traguardo volante), Parabiago (terzo), Nerviano (quarto), quindi in direzione Saronno per Lissone (2 giri di circuito) e da qui a Varese, risalendo la Varesina ancora da Saronno, fino al capoluogo, che ospiterà 4 giri di un mini-circuito da Montello alla Schiranna prima dell’arrivo, previsto dopo le 16.00 e messo in sicurezza da 5 km di transenne per 1.500 persone distanziate. Gli spettatori potranno essere presenti sia alla partenza che all’arrivo accreditandosi sul sito ufficiale della manifestazione.

Roveda: «Evento che segna la ripartenza del territorio»

«Più che una gara – ha spiegato Luca Roveda, presidente dell’Unione Sportiva Legnanese 1913 – sarà un motivo di ripartenza per il nostro territorio, dove dal punto di vista emotivo l’emergenza sanitaria ha creato molte difficoltà, dallo sport ai giovani, dalla scuola al lavoro. La presenza dei maggiori team e dei più importanti campioni sportivi, con la diretta Rai e la trasmissione in oltre 79 Paesi, sono motivi in più di orgoglio per essere protagonisti e riportare sul palcoscenico internazionale uno dei territori anche economicamente fra i più importanti, con un significato di partnership rafforzato anche per i nostri sponsor. Quest’anno – ha aggiunto Roveda – oltre ai volontari avremo il primo apporto ufficiale della Protezione Civile, tramite la Regione». L’organizzazione della gara congiunta è cominciata in aprile. Primo scoglio, la data, cambiata più volte. Il percorso mette in risalto tutte le tre società sportive organizzatrici per una corsa che farà da «ponte» tra la ripresa delle gare internazionali (l’1 agosto con Strade Bianche) e la Milano-Sanremo (l’8) in una stagione compressa in tre mesi, che rende difficile fare nomi sui partecipanti a ogni trofeo.

Binda: «Corsa di gemellaggio, da vedere con occhio critico diverso»

«È il primo evento così concepito – ha ribadito Alberto Caleffi, presidente del comitato per il Trittico lombardo – e ringrazio le tre società, dalla Binda a cui appartengo, a Sport Club Mobili Lissone a US Legnanese, per quella che spero sia una bellissima giornata di sport e di ripartenza. Quest’anno la priorità sarà, oltre allo sport, la salute di tutti coloro che parteciperanno a questo evento, con i protocolli da seguire». Per Renzo Oldani, presidente della Società Ciclistica Alfredo Binda, «ci hanno portato avanti lo spirito sportivo, l’amicizia e il rispetto tra le tre società. Rischiamo molto, ci mettiamo in prima fila con la faccia, è la prima corsa della stagione in Lombardia: insomma, un’autentica sfida. Con due ore di diretta tv, tutto il mondo ci guarderà non solo sotto il profilo sportivo. Dobbiamo dare una bella immagine, per rispetto dei corridori e delle persone che ci verranno a vedere». Alla domanda di Roveda se una simile soluzione potrà ripetersi, Oldani ha risposto: «Potremmo ripeterla, ma spero non per una emergenza. Bisogna studiarla, cominciamo a vedere come va. Certo merita di essere vista e valutata sotto tanti aspetti».

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