Il piano di Varese contro il Covid. In arrivo controlli più ferrei e multe più salate

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VARESE – Sono passati appena due giorni dalla pubblicazione del Decreto del governo, di mercoledì 7 ottobre, sulla proroga dello stato di emergenza e l’inasprimento delle restrizioni per prevenire il contagio da coronavirus. Eppure il Comune di Varese non perde un attimo e oggi, venerdì 9 ottobre, organizza una conferenza stampa per presentare le misure messe in atto dall’amministrazione per permettere un maggiore rispetto del Dpcm.

I vaccini arrivano

«Visto i dati di questi ultimi giorni, che registrano un numero di contagi in aumento a livello nazionale, abbiamo deciso di fare un punto della situazione sulle misure che abbiamo introdotto e quelle che vogliamo implementare per continuare la nostra lotta contro il Covid-19», ha esordito il sindaco di Varese Davide Galimberti.

Che, prima ancora di presentare il programma, ha voluto rassicurare i concittadini: «I vaccini ci sono e arriveranno». Infatti, ieri, giovedì 8 ottobreRegione Lombardia ha detto che le richieste verranno soddisfatte». Ma ciò non basta, perché il primo cittadino vuole anche implementare la proposta regionale e, già da agosto, insieme all’assessore all’Istruzione Rossella Dimaggio, ha chiesto di sottoporre alla vaccinazione volontaria anche gli studenti e il personale docente, nonché le forze di polizia e tutti coloro che prestano un servizio alla società. «Stiamo ancora aspettando la risposta dalla regione, ma siamo fiduciosi».

Il Covid colpisce i più giovani

Galimberti ha poi fatto un bilancio della diffusione del virus in città. «Da fine agosto a oggi ci sono stati 75 contagiati, ma le nostre strutture sanitarie non sono affaticate. Sono dati positivi, ma che non devono farci abbassare la guardia. Infatti, se durante la prima ondata i più colpiti erano gli over 60, adesso il Covid sembra interessare maggiormente la fascia che va dai 18 ai 40 anni», avverte Galimberti.

Aumentano i controlli e le multe

Che lascia quindi la parola al vicesindaco Daniele Zanzi che, insieme al comandante della Polizia locale, Matteo Ferrario, ha esposto il programma di ronde, attivo da ieri sera. «Abbiamo dalle due alle tre pattuglie fisse durante il weekend per controllare i luoghi più sensibili. Parliamo quindi delle zone movida, del centro città, ma anche delle manifestazioni sportive. Saranno controlli ferrei e le sanzioni molto più salate. Inoltre – aggiunge Zanzi – voglio rinvolgermi proprio ai bar e negozi, perché, anche se è vero che non c’è la responsabilità diretta, il primo controllo è proprio nelle loro mani e se questo viene a mancare, si rischia la chiusura».

Pochi contagi tra i banchi

Si è poi affrontato il tema più caldo degli ultimi mesi: le scuole. «Tutti temevano l’avvio dell’anno scolastico, ma possiamo dire che a Varese, grazie al lavoro di Ats e dei dirigenti, abbiamo avuto pochi problemi», ha detto il sindaco. Sostenuto, poi, dalle parole dell’assessore Dimaggio che ha sottolineato come gli unici tre casi di contagio, alle Mazzini, al nido Bizzozzero e alle Sacco, siano stati subito controllati e isolati.

Impariamo dai bambini

«Quando veniamo a conoscenza di un caso positivo, avviamo subito la procedura prevista dalla legge, coinvolgendo Ats e i presidi. Inoltre – aggiunge Dimaggio – ci siamo impegnati sin da subito nel mantenere i gruppi omogenei e isolati, così che, nel caso di contagio, sappiamo subito con quali persone è stato a contatto il soggetto. E’ un lavoro difficile, ma la resilienza delle bambine e dei bambini, che si sono subito adattati con rispetto al protocollo, ci ha insegnato molto».

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