Busto, dal Pnrr 5,6 milioni per il sociale: Stazione di Posta in piazza Leone XIII

BUSTO ARSIZIO – Con il PNRR per il sociale Busto centra al primo colpo 7 bandi su 8 e porta a casa 3,1 milioni di euro. Con la prospettiva, data per «probabile al 99%», che possano diventare in tutto quasi 5,6 milioni quando verrà finanziato anche l’ottavo e ultimo progetto da 2,46 milioni, già ammesso al bando ma in attesa di risorse aggiuntive. Con i fondi già certi, l’amministrazione realizzerà una serie di progetti strategici, come la stazione di posta per i senzatetto (a Sacconago in piazza Leone XIII) e gli alloggi-cuscinetto per i nuclei fragili in condizione di povertà estrema (al Conventino di via Matteotti), ma anche il cohousing con gli appartamenti di autonomia per i disabili a villa Radetzky.

Il “filotto” della Reguzzoni

La linea di finanziamento PNRR per la Missione 5 componente 2 del settore dei servizi sociali premia i progetto presentati dall’assessorato all’inclusione sociale. «Su otto progetti – annuncia l’assessore alla partita Paola Reguzzoni, affiancata dal sindaco Emanuele Antonelli – ne abbiamo vinti otto e finanziati sette, mentre l’ottavo è stato ammesso ma non finanziato, anche se finora questi bandi PNRR sono sempre stati rifinanziati per completare la graduatoria. Abbiamo già ottenuto 3,1 milioni di euro, ma potenzialmente sono quasi 5,6 milioni in totale, in attesa del rifinanziamento». Quasi tutti direttamente per il Comune di Busto, che ha presentato le proposte in solitaria: solo 63mila euro sono veicolati da ATS Insubria. Si tratta di iniziative, chiarisce Reguzzoni, «finalizzate ad una ristrutturazione dei servizi sociali che stia in piedi anche dopo il PNRR». Quindi sostenibili al di là della ricca provvista di finanziamenti europei ricevuta. Non solo, la quota che arriverà dai fondi PNRR servirà a diminuire il valore dei mutui che l’amministrazione dovrà accendere per la parte di confinanziamento (13 milioni di Euro su un valore totale di 28 milioni) che spetta al Comune nell’ambito del bando PinQua (Borri e altre incompiute).

I progetti

Nel dettaglio, ci sono investimenti strutturali, come quello, da 1,1 milioni di euro, per la Stazione di Posta in piazza Leone XIII, in una parte del capannone che veniva utilizzato in passato per ricoverare i carri di Carnevale. «Una struttura-cuscinetto da 30 posti per i senzatetto, nella fase di transizione dal dormitorio all’alloggio popolare – spiega l’assessore – sarà destinata in parte a servizi, come mensa e distribuzione di vestiario e alimenti, e in parte ad una residenzialità temporanea, che permetterà ai senza fissa dimora, e in particolare alle famiglia che nel rifugio della stazione si devono dividere, di avere un tetto e un domicilio per ricevere il Reddito di Cittadinanza». Altri 710mila euro serviranno per la Conventino House, 8 appartamenti per 30 persone da ricavare nello storico immobile di via Matteotti, da destinare a nuclei che sono esclusi dalle graduatorie degli alloggi popolari, mentre con 715mila euro verrà realizzata La Casa al Centro, il cohousing da quattro appartamenti per dare autonomia alle persone con disabilità fidica e psichica a Villa Radetzky, seguiti dagli educatori. Gli altri progetti intervengono sulla spesa corrente, come il sostegno genitoriale (211mila euro) per prevenire il ricovero dei minori nelle comunità protette. «Che per noi è un investimento, visto che può farci risparmiare sugli inserimenti dei minori in comunità». E ancora, il rafforzamento dell’assistenza domiciliare agli anziani (330mila euro) e la prevenzione del burnout degli operatori (63mila euro). Oltre a Busto d’Argento, il progetto da 2,46 milioni in attesa di finanziamento che permetterà di investire nella domotica e nel superamento delle barriere architettoniche per gli anziani non autosufficienti.

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