Il progetto civico degli ex di Forza Italia, Bottini e Magrini: «Da valutare»

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VARESE – «Il progetto civico di cui parla Ciro Calemme dopo l’addio a Forza Italia? Al momento non pare che ci sia. Quando ci sarà faremo le nostre valutazioni. Quello che possiamo dire è che in Provincia esiste, da anni, un progetto civico ormai consolidato, organizzato sul territorio e che ha punti di riferimento riconosciuti». Chi parla sono Gian Franco Bottini, tra i fondatori di Busto al Centro e Marco Magrini con il quale ha dato vita a Progetto Civico a Villa Recalcati, iniziativa che ha un respiro territoriale più ampio e che nelle due elezioni di secondo livello per eleggere il presidente è stata determinante prima per Gunnar Vincenzi e poi per Emanuele Antonelli.

E’ chiaro che Ciro Calemme non solo ha messo sul tavolo la sua (e del suo gruppo di riferimento) nuova carta d’identità politica, ma è anche vero che la parola “civico” pronunciata subito dopo essersi chiuso alle spalle la porta del partito in cui ha militato da almeno due decenni non è passata inosservata. E forse era proprio ciò che voleva il gruppo Calemme.

Tanto che Gian Franco Bottini e Marco Magrini ci tengono a fissare alcuni paletti: «Non entriamo nel merito delle questioni politiche legate a Varese città e ai singoli territori dove ognuno si muove come ritiene giusto fare. Sulla Provincia però crediamo che il primo punto dal quale partire sia prendere atto che un progetto civico esiste già. Da tempo e nel tempo ha dimostrato il proprio valore amministrativo».

D’accordo, ma con gli ex Agorà che fanno il filo ai civici come la si mette? «Da civici – continuano Magrini e Bottini – ovvero noi siamo sempre, e non da ora, stati attenti ai vari progetti che nel tempo sono nati. Anche perché più volte e anche di recente abbiamo detto in maniera chiara qual è la nostra posizione. Il nostro obiettivo è aggregare, qualora possibile, progetti civici, ma che siano davvero civici».

Sembra una porta in faccia ai freschi fuoriuscita da Forza Italia. «No – concludono – noi siamo strutturati e organizzati. Quando qualcuno ci presenterà il proprio progetto faremo le nostre valutazioni. Di scontato non c’è nulla. E non è detto che questi civici possano essere alleati. Magari saranno avversari».

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