Inter impegnata a Torino per il sorpasso

Lorenzo Conzatti 

Il Gran Torino attende febbricitante questo confronto, con i padroni di casa che vogliono dare seguito al roboante trionfo contro il Brescia, ed i nerazzurri intenzionati a proseguire con la striscia positiva in campionato.

3-5-2 DI ROTTURA E RIPARTENZA

Ancora una volta il calcio di Walter Mazzarri, fatto di solidità e distruzione della manovra avversaria, a cui si aggiungono le ripartenze veloci sfruttando gli esterni di centrocampo. La difesa del Torino si è spesso distinta per la sua affidabilità, nonostante in questo inizio di siano state ben 18 le reti subite. Blackout da attribuire per la maggiore all’assenza di Nicholas Nkoulou, vero baluardo difensivo della squadra di casa.
L’esperienza e la prontezza di Salvatore Sirigu tra i pali, unita alla leadership di Nkoulou ed Izzo, ha rappresentato l’ossatura di una retroguardia da non sottovalutare nella scorsa stagione. Il terzo, complici anche gli infortuni del coetaneo Lyanco e l’inadeguatezza di Bonifazi, è ormai il giovane classe 1997 Bremer. Ragazzo dalle buone doti tecniche e fisiche, deve frenare l’irruenza ed affinarsi nel leggere i movimenti degli attaccanti, ma si tratta di un prospetto davvero interessante.
Sugli esterni si alternano Ansaldi e Laxalt a sinistra, con De Silvestri e Ola Aina sulla destra.
Proprio il 1996 ghanese sta avendo una grande crescita, e potrà essere una spina nel fianco con la sua velocità e la sua tecnica palla al piede.

TANTA GARRA SORRETTA DAL CERVELLO

Il centrocampo ha essenzialmente 4 uomini su cui contare: Baselli, Rincon, Meite’ e Lukic. Tutti sono accomunati da una grande determinazione in entrambe le fasi di gioco, l’uomo di maggiore creatività è probabilmente Baselli, battitore di calci d’angolo e punizioni talvolta velenose. “El General” si occupa soltanto della fase di rottura, fungendo da schermo davanti alla difesa, ma è spesso determinante in interdizione. Meite’ non manca di mezzi tecnici e fisici, ma alterna belle prestazioni ad altre opache. In questo momento è Sasa Lukic ad unire talento e razionalità, riuscendo a fornire un buon contributo in fase di non possesso, ed una regia concreta ed utile alla causa. In attacco, l’uomo copertina e cuore pulsante della compagine torinese è “Il Gallo” Belotti. Assolutamente degno del ruolo di capitano, il centravanti sta continuamente ampliando il proprio repertorio, distinguendosi anche come uomo assist e per la partecipazione alla manovra. Al suo fianco ultimamente si è visto prevalentemente Simone Verdi, che però pare lontano parente di quello ammirato a Bologna. Ad insidiarlo potrebbe esserci Simone Zaza, ma anche un Berenguer che non ha mai deluso quando chiamato in causa come sua spalla.

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