Islam tollerante a Busto: “casa” italiana in via Alba per una guida spirituale del Mali

Il taglio del nastro in via Alba. A sinistra Cherif Ousmane Haidara

BUSTO ARSIZIO – Un sabato pomeriggio insolito in via Alba, affollata da militanti religiosi islamici africani del movimento degli Ançar Dine, letteralmente “Difensori della Fede”, che hanno accolto il loro leader Seïd Chérif Ousmane Madani Haïdara per il taglio del nastro simbolico della sua residenza italiana. Una palazzina residenziale che si trova vicino alla sede dell’Aias e della scuola primaria Aldo Moro. Inevitabile qualche disagio, ma soprattutto tanta curiosità nel vicinato per l‘incredibile numero di persone accorse all’evento un po’ da tutta Italia.

Chi sono gli Ançar

Si è svolta una grande festa nel pomeriggio del 14 gennaio, in via Alba, per l’inaugurazione della “Residenza Cherifiana in Italia”, la nuova casa di Seïd Chérif Ousmane Madani Haïdara, presidente dell’Alto Consiglio Islamico del Mali e guida spirituale degli Ançar Dine, un movimento islamico “sufi” che predica la tolleranza religiosa. Da non confondere assolutamente con i jihadisti salafiti di Ansar Al-Dine (AAD), organizzazione fondamentalista che combatte per imporre la sharia in Mali. “Il riflesso dell’Islam tollerante” c’era scritto su un grande striscione esposto all’interno della “Residenza”.

Il taglio del nastro

Al taglio del nastro, insieme alla guida spirituale – che nei giorni precedenti aveva compiuto un’analoga cerimonia anche in Francia, vicino a Parigi – erano presenti le massime autorità religiose Ançar italiane: i rappresentanti delle 15 Sezioni dell’associazione Ançar-Dine Nazionale d’Italia, alcuni rappresentanti dell’associazione ADN francese e i membri dell’Alto Consiglio Islamico dei Maliani d’Italia. Ma anche tanti fedeli islamici originari del Mali e delle regioni del Sahel, venuti ad ascoltare la viva voce del loro leader religioso. La visita di Cherif Ousmane Haïdara si è conclusa ieri, 15 gennaio, con una grande predica a Milano.

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