Juve dominante, Inter mai doma, ma la squadra di Sarri è uno spettacolo

Per lunghi tratti la Juve ha dominato la partita giocando un calcio palleggiato. Ha vinto con merito dimostrando personalità, capacità tecniche, esperienza e profondità della rosa superiori agli avversari. Ha vinto giocando a calcio, ma non ha schiantato l’Inter, mai doma, anche quando le sabbie mobili la risucchiavano. La squadra di Conte ha resistito fino in fondo, aggrappandosi all’orgoglio e alla voglia di non perdere la vetta. Ma alla fine ha vinto la squadra più forte. Quella che durante i 90 minuti ha cercato il successo più insistentemente. La squadra più convinta. Forse quella più fresca atleticamente. La squadra di Conte, con una rosa più corta, dopo le fatiche di Barcellona, potrebbe aver ceduto qualcosa sul piano fisico. E poi la rosa di Sarri. Lunga, profonda, lunghissima. Sarri estrae dal cilindro Higuain che ancora una volta è risultato decisivo. Il suo gol è il culmine di uno spot calcistico in cui la rete di passaggi non è solo filosofia, ma è modo di vivere. Uno spettacolo unico. L’Inter ha tenuto botta con l’orgoglio, con la solida compattezza, senza estetica. E alla fine con giusta conseguenza la Juve è tornata regina.

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