La pasticceria Gnocchi di Gallarate è in regola

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Egregio Direttore,

in riferimento all’articolo comparso sulla vostra testata in data 6 aprile 2020 “nei guai una pasticceria di Gallarate”, il sottoscritto Massimo Gnocchi quale legale rappresentante della Pasticceria f.lli Gnocchi precisa che l’attività si è sempre attenuta e si attiene scrupolosamente alle norme imposte per il contenimento del virus.

In particolare, infatti, i due codici ateco (10.7.2 e 47.24.2) identificativi della attività della stessa Pasticceria F.lli Gnocchi assegnati, come ad ogni altro esercizio in tutto il Paese, dalla Camera di Commercio, sono da sempre stati autorizzati, come tutt’ora lo sono, ad operare sin dall’ 11 marzo 2020 (a tale titolo segnalo anche una chiara corrispondenza tra la Camera di Commercio ed il comando della polizia locale di Gallarate molto chiara in proposito).  Ciò perchè la Pasticceria Gnocchi orgogliosamente da sempre a differenza di moltissime altre, è una reale e rara attività artigianale produttrice di dolciumi da sempre senza alcuna somministrazione o bar che sia.

Una cosa questa ultima che ne segna una netta e chiara diversità sostanziale anche durante questo momento di restrizioni normative, che vede di fatto la Pasticceria Gnocchi essere asseverata tra quel novero di attività alimentari del settore dolciario artigiano rienute imprescindibili. Quindi la Pasticceria Gnocchi tutt’altro che abusivamente, aveva ed ha per legge il diritto/dovere di restare aperta anche come punto vendita al dettaglio al pari di ogni altro esercizio di generi alimentari specializzato. Ciò al netto che comunque per aiutare le richeste di dolci per piccoli eventi nel periodo ha attivato da subito il servizio di consegna a domicilio.

Quanto infine alla segnalazione che alcuni clienti sarebbero stati multati, facciamo presente che non solo all’ingresso del negozio sta affisso che è consentito l’accesso solo ad un cliente alla volta, ma evidenziamo che all’atto dell’ispezione come da verbale del 3 aprile 2020, controfirmato dagli agenti e dal titolare si “accertava che nel locale non vi era alcun cliente”. Da cui si evince in maniera incontrovertibile che non v’era possibilità alcuna ci fosse non solo qualsivoglia assembramento, ma appunto nemmeno un solo cliente presente al momento dell’accesso degli agenti.

Vogliamo quindi concludere nel sottolineare che la legittimità dell’operato della Pasticceria Gnocchi oggettivamente riscontrabile dacumentalmente, sarà difesa in ragione della legge, della verità e dell’integrità dell’immagine della Pasticceria stessa che riteniamo sia stata fortemente lesa da un provvedimento avverso il quale è già stata fatta istanza di revoca nelle opportune sedi.

Massimo Gnocchi

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