La Manara rischia di non riaprire. Braccio di ferro Comune-Sport Management

BUSTO ARSIZIO – La Fase 2 della Piscina Manara è ancora in alto mare. Comune e Sport Management continuano a trattare per colmare distanze che al primo faccia a faccia (presenti il sindaco Emanuele Antonelli e il “patron” della società veronese Sergio Tosi) sono sembrate abissali, ma l’obiettivo resta la ripartenza dell’estivo dell’impianto, entro il mese di luglio. Il gestore chiede al Comune l’azzeramento del canone annuale di concessione (375mila euro) e il riconoscimento di un contributo extra ancora da quantificare per coprire le spese di sanificazione e i minori introiti stimati. In tutto si parla di un aiuto economico pari a circa 500-600mila euro a seconda di quando si ripartirà. Servirà uno sforzo di entrambe le parti per remare nella stessa direzione, altrimenti c’è il rischio concreto che i cancelli di via Manara rimangano chiusi ancora per un tempo indefinito.

In bilico in tutta Italia

Sport Management avrebbe già riconsegnato le chiavi di alcuni impianti dove non si è trovata una soluzione per dare continuità alla concessione. Tanto da comunicare agli utenti che «i servizi acquistati e non usufruiti presso i centri sportivi in gestione all’azienda e in fase di riconsegna agli enti proprietari, saranno economicamente riconosciuti ai titolari successivamente all’atto formale di riconsegna dell’impianto per il quale erano stati emessi». Ma in altri casi, come ad esempio a Cesena, l’accordo con il Comune è stato raggiunto, e prevede l’azzeramento di più della metà del canone annuale e il prolungamento della concessione di alcuni mesi. Ma c’è davvero il rischio che Sport Management possa gettare la spugna a Busto Arsizio? C’è chi invoca il ritorno ad una gestione pubblica sotto Agesp: va ricordato però che, in condizioni normali, la partecipata perdeva circa 400mila euro all’anno solo per la gestione dell’impianto, ripianando il “rosso” nell’ambito dei bilanci del gruppo.

Il braccio di ferro

Finora la posizione dell’amministrazione, espressa dal sindaco Emanuele Antonelli nel corso del faccia a faccia con Sport Management (presente il presidente Sergio Tosi), è stata piuttosto rigida nei confronti del gestore privato. Manifestando disponibilità a concedere solo qualche sconto sul canone per i mesi di stop ma non certo contributi, né tantomeno a ridiscutere i debiti pregressi, che la società veronese però non riconosce. Un contenzioso che rischia di pesare sulla possibilità di trovare un’intesa per la riapertura. Ma sta prendendo piede anche qualche opzione alternativa, come ad esempio l’idea di raggiungere con Sport Management un’intesa temporanea per la riapertura della parte esterna della Manara, rimandando a dopo l’estate la rinegoziazione complessiva del contratto di concessione e delle pendenze.

La versione ufficiale del Comune

«Il dialogo con il gestore non si è mai interrotto – fa sapere l’assessore allo sport Laura Rogora in una nota trasmessa da Palazzo Gilardoni – in questi giorni stiamo verificando che ci siano tutte le condizioni, in primis quelle legate alla sicurezza degli utenti, perché l’impianto possa riaprire per la stagione estiva ormai alle porte. Stiamo valutando con la società l’impegno economico, ma non dimentichiamo che il bilancio comunale è già segnato da minori entrate per importi molto consistenti e che ci troviamo in un contesto in cui le priorità sono cambiate rapidamente e inaspettatamente. È da valutare anche quanto l’emergenza sanitaria abbia inciso sulla capacità del gestore di onorare il contratto in essere con l’Amministrazione. Certamente l’obiettivo è quello di restituire ai cittadini un’oasi sportiva e di benessere tra le più belle e frequentate del territorio, in un’estate in cui molti dovranno rinunciare alle vacanze fuori città. L’apertura però dovrà essere sostenibile da tutti i punti di vista».

busto piscina manara chiusa – MALPENSA24