Un altro lutto nel mondo del calcio: è morto a Londra Gianluca Vialli. L’ex calciatore aveva 58 anni e, da tempo, era in cura per un tumore al pancreas. A metà dicembre aveva annunciato di lasciare la Nazionale di calcio, dove ricopriva l’incarico di Capo delegazione. Il motivo? La necessità di dedicare tutto il suo tempo a combattere la malattia. Non ce l’ha fatta. E ora tutta Italia lo piange, così come aveva fatto alcune settimane fa per Sinisa Mihajlovic e, subito dopo, per il grande Pelè.
La notizia della scomparsa di Vialli è stata data dalla sua famiglia con un breve comunicato: “Circondato dalla sua famiglia è spirato la notte scorsa, dopo cinque anni di malattia affrontata con coraggio e dignità“. Poi, ancora: “Ringraziamo i tanti che l’hanno sostenuto negli anni con il loro affetto. Il suo ricordo e il suo esempio vivranno per sempre nei nostri cuori”.
Vialli, persona di grande umanità, è stato un campionissimo del nostro calcio. Prima di diventare allenatore del Chelsea ha militato nella Cremonese, nella Sampdoria al fianco di Roberto Mancini, nella Juventus oltre che nella Nazionale. Il suo ruolo: il bomber.