L’appello di Gian Pietro Rossi: salviamo la sanità di Busto e Gallarate

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BUSTO ARSIZIO – Nel mezzo della drammatica situazione degli ospedali di Busto Arsizio e Gallarate, a causa della pesante carenza degli organici, e a fronte del colpevole e imbarazzato immobilismo estivo di forze politiche e istituzioni, si eleva alta la voce di un novantenne d’assalto: Gian Pietro Rossi. Il sette volte sindaco bustocco, già senatore della Repubblica, politico mai domo, chiama a raccolta le segreterie dei partiti per discutere, è vero, dell’ipotizzato ospedale unico ma, allo stesso tempo, per rimettere in asse la sanità locale “caratterizzata dalla presenza di due gioielli, almeno fino a qualche tempo fa erano considerati tali, e cioè l’ospedale di Busto e l’ospedale di Gallarate, che stanno oramai perdendo le loro eccellenze”.

rossi appello sanitàProposta via Facebook

Rossi lancia la sua proposta attraverso i social, scrive un lunghissimo post su Facebook all’indomani di un incontro a Palazzo Lombardia con il governatore Attilio Fontana e l’assessore Raffaele Cattaneo e pone al centro del dibattito il problema dei problemi di questo momento: la funzionalità e l’efficienza della sanità locale, minacciata da tutto quel che si sa e avviata, senza interventi veri e definitivi, a un clamoroso e inaccettabile declino, perlomeno  per quanto riguarda la quantità delle prestazioni erogate.
Il punto di partenza per Rossi, al di là delle contingenze immediate da affrontare e risolvere, è appunto l’ospedale unico: come dargli forma e contenuto rispetto alle esigenze del territorio? Il suo è un appello “ai partiti, agli operatori interessati e ai portatori di opinione pubblica in genere: perché non metterci attorno a un tavolo e discutere fino alla sfinimento del problema? Trovarne la soluzione condivisa con l’unico scopo di tutelare la salute dei cittadini? E verso quella soluzione spingere tutti con la forza che ci deriva da essere la quinta città delle Lombardia? Da solo non posso fare altro al momento che raccogliere le appassionate richieste di aiuto da parte dei medici di ogni settore e trasferirle qui in questo appello che vuole solo significare l’amore per la mia città. Forza bustesi, forza gallaratesi, forza cittadini tutti: chi ha il coraggio di esporsi si faccia avanti e facciamo gruppo perché solo così saremo ascoltati”.

Le volontà politiche

L’invito a scendere in campo con decisione è rivolto in primis ai gruppi civici, ma è naturalmente esteso alle altre formazioni politiche. Otterrà una risposta? Fare gruppo, certo. Gian Pietro Rossi è un novantenne entusiasta. E ha il merito di avere rotto il silenzio attorno a una questione troppo importante per passare in secondo piano. Ma ci sono da sciogliere due nodi: i margini operativi riguardanti innanzitutto le risorse con i vincoli di legge e le effettive volontà politiche di chi occupa i posti di comando. E qui non c’è appello che possa fare breccia se non esiste la necessaria, concreta disponibilità.

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