L’arresto dopo le spaccate a Legnano? Merito anche del Comune

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LEGNANO – Risultati come il fermo effettuato a Milano per il danneggiamento delle vetrine del 18 aprile scorso a Legnano non sono frutto del caso. Per arrivarci serve creare i presupposti per mettere le forze dell’ordine e della sicurezza nelle migliori condizioni per condurre le indagini, e questo è possibile se si punta sui supporti che oggi la tecnologia può fornire.

Parliamo degli impianti di videosorveglianza che hanno permesso alla Polizia locale di identificare il responsabile della spaccata e, grazie all’intervento della Polizia di Stato, di arrivare al suo fermo. L’implementazione degli impianti di videosorveglianza in città è una scelta precisa in cui questa Amministrazione crede, in chiave di deterrenza e di ausilio alle indagini, e che abbiamo ribadito richiedendo alla Regione Lombardia risorse (80.000 euro) per 6 postazioni di videosorveglianza nelle aree verdi della città dopo aver ottenuto qualche giorno prima un cofinanziamento di 115.000 euro dal ministero dell’Interno per 14 postazioni in alcuni punti della città da attenzionare.

Alla luce dei risultati che la nostra polizia locale sta ottenendo, ci sentiamo di dire che quella imboccata è la strada giusta e che in questa direzione proseguiremo. Ma ci piace sottolineare un altro fattore che si è rivelato determinante per il buon esito delle indagini sulla spaccata della settimana scorsa: la collaborazione fattiva tra la Polizia locale e le forze dell’ordine. In tutti gli ambiti, e in quello dell’ordine pubblico e della sicurezza in primis, unire le forze e fare squadra è un elemento che fa la differenza. A tutte le persone che hanno collaborato per ottenere questo risultato va il nostro grazie più sentito a nome di tutta la città.

Lorenzo Radice, sindaco di Legnano

Anna Pavan, assessore al Benessere e Sicurezza sociale

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