Le bellezze riscoperte di Busto in mostra grazie alle Giornate FAI e al Pedibustis

BUSTO ARSIZIO – Un weekend per riscoprire le bellezze della città: con le Giornate FAI del patrimonio, grazie all’impegno dei volontari e dell’assessorato alla cultura, si aprono le porte di cinque dei più significativi siti di archeologia industriale dell’ex Manchester d’Italia, mentre con il Pedibustis, grazie all’impegno degli studenti del liceo artistico e musicale Candiani Bausch, si possono visitare nove chiese tra il centro e la periferia in un percorso da pellegrini alla riscoperta delle radici religiose di Busto. Il bello di Busto in mostra prima ancora che sia partita la campagna pubblicitaria per le vie di Milano.

Le Giornate FAI di primavera

Sono cinque i siti aperti (oggi, 15 maggio, ma anche domani, domenica 16, dalle 10 alle 18, su prenotazione) grazie alle guide del Fondo per l’Ambiente Italiano nell’ambito delle “Giornate FAI di primavera” promosse dalla delegazione del Seprio in collaborazione con l’amministrazione comunale: il museo del Tessile, i Molini Marzoli, l’ex macello civico di via Magenta, l’ex ditta Grassi (oggi sede di Rudolf Group) e l’Agorà della Scherma. Numerosi i cittadini che si sono presentati all’appuntamento per le visite a luoghi che rappresentano splendidi esempi di archeologia industriale: tranne l’azienda di via Zappellini dove ancora si fa impresa grazie a Rudolf Group, gli altri siti, un tempo luoghi di produzione, sono stati recuperati e destinati ad altri utilizzi. E oggi possono rappresentare mete significative per un nuovo filone del turismo, quello industriale.

Maffioli: «Una nuova primavera per Busto»

«Constatare come fin dal primo mattino i gruppi fossero così partecipati è stato gratificante – osserva la vicesindaco e assessore alla cultura e identità Manuela Maffioli – i cittadini stanno dimostrando di apprezzare l’iniziativa, ma, soprattutto, di avere curiosità nei confronti del patrimonio della città. Questi due giorni sono una grande opportunità per Busto, di farsi conoscere meglio e di attrarre presenze e attenzione. L’organizzazione efficiente e puntuale del FAI e dell’amministrazione comunale (assessorato alla cultura), impegnata anche ad applicare e fare rispettare le misure anti-Covid, rende possibile un’esperienza a lungo desiderata e foriera davvero di una nuova “primavera”».

Il Pedibustis

In contemporanea con l’inaugurazione delle Giornate FAI, alla chiesetta di San Gregorio di piazza Trento e Trieste si apriva anche il Pedibustis, il percorso che tocca nove chiese di Busto, tra il centro e la periferia, progettato dagli studenti del Liceo Candiani Bausch a partire da un’idea del professor Tito Olivato. Contrassegnato dal bollino giallo che riproduce il logo realizzato da Rhea Jane, è una sorta di «percorso da pellegrini», con tanto di timbro ad ogni tappa, completato il quale si ha diritto a ritirare la “Charta Peregrini” nella nuova sede di Stoà di via Tettamanti. Ad ogni tappa c’erano gli studenti del liceo artistico a fare da guide di storia e architettura e i ragazzi del liceo musicale ad accompagnare le visite suonando dal vivo brani di musica classica. Il bis domani, domenica 16 maggio, dalle 10 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 17.

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busto arsizio fai pedibustis – MALPENSA24