Le proposte per il fine settimana a Milano

milano fine settimana
Cappuccetto Rosso per bambini e adulti al Teatro Manzoni

a cura di Angela Bruno

Venerdì 8 marzo

L’eclettica Mariella Bettineschi è ‘All in One’ alla Triennale

‘Mariella Bettineschi. All in One’ è la mostra – alla Triennale in viale Alemagna 5, dalle 11 alle 20 – che riunisce in quattro gruppi i lavori eseguiti dall’artista bresciana dal 1989 allo scorso anno. Ad essere esposte sono le serie Morbidi e Piumari, con organze imbottite di bambagia o piume con parole scritte in oro colato o ancora trapunte di ciniglia con filo di nylon o metallo e perline. E ancora i Tesori, carte da lucidi lavorate con catramina, acquaragia e strati di pigmenti dorati a caldo. E poi le fotografie di Età successiva, immagini di ritratti femminili (realizzati da autori come Leonardo o Raffaello), nature o biblioteche sdoppiate e modificate in modo da farle entrare in una dimensione senza tempo. La centralità del ruolo della donna nel suo lavoro è affrontata senza mai usare il proprio corpo o donne reali, per puntare così sulla interiorità. Opere davvero eclettiche.

‘Crescere insieme’, immagini particolari del Collettivo donne fotoreporter

Una mostra di immagini con opere di Liliana Barchiesi, Kitti Bolognesi, Giovanna Calvenzi, Marisa Chiodo, Marzia Malli, Laura Rizzi e Livia Sismondi, E’ quanto propone il Collettivo donne fotoreporter – nella sede dell’Unione femminile nazionale in corso di Porta Nuova 32 dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 18 – nell’ambito di Milanosifastoria. Sul tema generale dell’evento, “Crescere Insieme”, ognuna delle fotografe ha sviluppato un proprio progetto. Il Collettivo donne fotoreporter di Milano si è formato nel 1976 in modo casuale in risposta ad un invito di partecipazione a una rassegna collettiva. La prima esperienza è stata la creazione di un audiovisivo “sulla donna”. Quello successivo, “Ruoli-Così come ci vedono”, ha portato alla realizzazione di sette immagini che ironizzano sui luoghi comuni che riguardano le donne che lavorano con la fotografia. L’ingresso è libero.

Sabato 9 marzo

‘Cappuccetto Rosso’ per bambini e adulti al Teatro Manzoni

Ne “Il Mondo Incantato” di Bruno Bettelheim si legge “Cappuccetto Rosso è universalmente amata perché, per quanto sia virtuosa, si lascia tentare e perché la sua sorte ci dice che il fidarsi delle buone intenzioni di chiunque, che sembra così bello, significa in realtà esporsi a trappole. Il tema centrale è quello della rinascita a un livello superiore. I bambini (e anche gli adulti) devono poter credere che sia possibile raggiungere una più alta forma di esistenza”. E “Cappuccetto Rosso” nell’ambito de ‘La Casa delle Storie’ arriva, alle 15, al Teatro Manzoni certamente rivolto a un pubblico di bambini ma forse, ed è più di un forse, di adulti. Lo spettacolo interattivo è di Elisabetta Milani e Giovanni Lucini e sul palco salgono Rachele Gatti, Valentina Grancini, Federico Lotteri e lo stesso Lucini. Si ride e si scherza, ma il Lupo è sempre in agguato.

‘L’amore non ha colore’, 45 scatti esposti al Memoriale della Shoah

Il bianco e nero come tecnica per dare ai sentimenti un valore universale, senza tempo. È questa la scelta di Lucas Possiede, famoso fotografo ritrattista, per ‘L’amore non ha colore’, progetto per l’Associazione Mamme per la pelle esposto al Memoriale della Shoah in piazza Edmond Jacob Safra 1 dalle 10 alle 16. In mostra 45 scatti che ritraggono 36 famiglie multietniche in un intreccio di abbracci e sorrisi che dialogano con i visitatori restituendo loro un solo messaggio: l’amore non ha colore. I protagonisti, di etnie diverse all’interno dello stesso nucleo familiare, sono coppie, fratelli, sorelle, padri, madri, genitori e figli. Immortalati su uno sfondo bianco, che si fa rarefatto, “sembrano fluttuare in uno spazio infinito” commenta la curatrice Maria Vittoria Baravelli. Non c’è la presunzione di educare a una cultura antirazzista, ma solo la consapevolezza di storie vere.

Domenica 10 marzo

Handpan e sitar ai ‘Concerti della Domenica’ al Teatro Filodrammatici

Handpan, uno strumento particolarissimo e recente, e il sitar, che ha invece una tradizione secolare indiana, sono al centro del cartellone del Teatro Filodrammatici, nella via omonima, dalle 11 alle 13. Lo spettacolo musicale fa parte dei ‘Concerti della Domenica’. Le inconsuete sonorità dell’handpan sono proposte da Loris Lombardo e quelle orientali dal sitar di Riccardo Di Gianni. Il concerto è un viaggio sonoro fra luoghi dell’anima e sonorità ancestrali. L’attrice Elda Olivieri legge brani da “Le mille e una notte”. Lombardo è laureato a pieni voti in percussioni classiche al conservatorio di Cuneo e in batteria alla scuola Nam con Tullio De Piscopo. Di Gianni è diplomato in chitarra, teoria e armonia jazz a Torino. Ha approfondito il sitar e la musica Hindustani (musica classica del Nord India). Ha studiato con Pandit Shivnath Mishra a Varanasi (India).

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