Giorgetti annuncia: subito il decreto sulla sicurezza. Bussetti: che disastro la “buona scuola”

SOMMA LOMBARDO –  Il popolo leghista, quello che una volta riempiva le piazze e oggi gonfia le urne, un po’ latita alla festa della Lega di Somma Lombardo. In compenso ci sono  Giancarlo Giorgetti e Marco Bussetti, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, l’uomo forte assiso alla destra di Matteo Salvini, e il neo ministro alla Pubblica Istruzione. Bastano loro a dare sostanza al tradizionale appuntamento sommese, questa sera, domenica 15 luglio, al parco di corso Europa. Clima disteso, birra e salamelle, pacche sulle spalle e sorrisi. Giorgetti rompe il suo tradizionale riserbo e, quasi, si lascia andare con i giornalisti.

Più  tranquillità ai cittadini

Onorevole, novità? Domanda scontata, se si vuole, quanto doverosa. La novità è  un prossimo decreto sulla sicurezza e la legittima difesa. Il sottosegretario ne spiega brevemente i contenuti, sintetizzandoli nella necessità di restituire alle forze dell’ordine gli strumenti normativi per poter fare, appunto, ciò che devono fare le forze dell’ordine, e ai cittadini la tranquillità di sentirsi sicuri. Sull’immigrazione i commenti rimandano al “buon e coraggioso lavoro” che sta svolgendo Salvini agli Interni. E quando gli sottolineiamo l’atteggiamento del Partito democratico, che si’intesta quanto realizzato da Marco Minniti su questo versante, Giorgetti risponde d’impeto: “Il Pd può dire quello che vuole. I risultati li sta ottenendo Salvini. Punto”.

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Nel governo normale confronto

Certo, punto. Anche sui rapporti tra Lega e Cinque Stelle, dentro il governo gialloverde che già comincia a mostrare qualche crepa. “Mi sembra normale, siamo due partiti diversi, dobbiamo prenderci reciprocamente le misure. Non si può marciare a mille fin dal primo giorno. Ma non ci sono assolutamente problemi di rapporti”. Che invece esistono, eccome, con gli alleati o, meglio, con gli ex alleati  del centrodestra.

Esiste ancora il centrodestra?

Onorevole, esiste ancora il centrodestra? “Mi faccia la domanda di riserva”. “Non ce ne sono: esiste oppure è defunto il centrodestra?”. Pausa. Sguardo ai messaggi sul telefonino. Imbarazzo? Forse. “Diciamo che non potrà più essere la stessa cosa. Esiste, ma in un altro modo”. Quale sia questo modo, Giorgetti non lo dice. Ciascuno può capire dalla sua risposta ciò che meglio vuole capire. Anche e soprattutto qui, sul nostro territorio, dove le intese tra Lega e Forza Italia per il momento sembrano reggere, ma su di esse domina una nuova, pesante incognita per il futuro.

Nuova gestione della scuola

E il mondo della scuola? Marco Bussetti ribadisce concetti che ha già espresso  in altri ambiti istituzionali e giornalistici.  Demolisce  la “buona scuola” di renziana memoria (“Ha creato più danni che benefici”), va lungo sulla necessità di rivedere i criteri per l’arruolamento degli insegnanti, parla della grave carenza di insegnanti di sostegno, sfiora la questione dell’adeguamento degli stipendi, ricorda la necessità di rivedere i modelli di esami di maturità, mette l’accento sull’esiguità degli organici  amministrativi. Parla da  uomo di scuola, che conosce le insidie del settore e, infatti, conclude: “Bisogna andare con i piedi di piombo”. Ministro, ha già preso confidenza con Roma e con gli apparati del ministero? “Mai prendere troppa confidenza”. E via alla tavolata dove siedono, tra gli altri, il segretario nazionale della Lega Paolo Grimoldi, il consigliere regionale Emanuele Monti, il sindaco di Gallarate Andrea Cassani, l’avvocato Andrea Mascetti. Appunto, Mascetti. Da sempre defilato rispetto ai riflettori c’è chi giura che, con il nuovo governo gialloverde, si sentirà presto parlare di lui per un incarico di alto profilo. Come si dice, se son rose fioriranno.

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