Legnano, abusi sulla figlia di 4 anni: il padre nega. Il Gip conferma il carcere

LEGNANO – Ha negato di aver abusato della figlia di soli 4 anni il 50enne arrestato venerdì 9 aprile dai carabinieri della compagnia di Legnano d’intesa con il pubblico ministero di Busto Arsizio Rossella Incardona con l’accusa di violenza sessuale su minore.

Ha negato le accuse

Oggi, lunedì 11 aprile, l’uomo è stato interrogato dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Busto Arsizio Stefano Colombo. Il 50enne ha negato ogni addebito: il gip ha disposto la custodia cautelare in carcere. Ad incastrarlo è stata la moglie che ha notato delle stranezze nella figlia più piccola della coppia (la bimba ha una sorella di 13 anni e un fratello maggiorenne). La donna aveva visto degli strani arrossamenti sulla bimba e le maestre della scuola materna le avevano segnalato, mesi addietro, comportamenti aggressivi e iperattivi da parte della piccola. Comportamenti che possono indicare una situazione di abuso in danno del minore.

Incastrato dalla moglie

Un’amica della donna, in seguito, ha detto alla madre di aver visto il marito in atteggiamenti strani con la figlia più piccola. La madre ha fatto la madre: ha comprato online una microtelecamera, di quelle che si controllano a distanza attraverso un App sul telefono, e l’ha nascosta su un mobile in salotto. Le immagini consegnate ai carabinieri sarebbero inequivocabili. L’arresto è stato convalidato. Il padre nega, ma a suo carico il Gip ha disposto la custodia cautelare in carcere.

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