Legnano: «Proposta di revoca del presidente Silvestri irregolare, va ritirata»

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LEGNANO – Non avrebbe il quorum necessario per essere presentata la delibera con cui il centrodestra legnanese chiede la revoca del presidente del consiglio comunale. A sostenerlo è l’unico consigliere di minoranza a non averla sottoscritta, il civico Franco Brumana, secondo il quale la richiesta va quindi ritirata dall’ordine del giorno del consiglio convocato domani sera, martedì 20 dicembre.

Quorum insufficiente per il Consiglio di Stato

La richiesta di revocare la nomina di Umberto “Chester” Silvestri dalla presidenza dell’assemblea cittadina è stata avanzata dai consiglieri di Lega, Toia Sindaco, Forza Italia e Fdi: in tutto 8 su un totale di 24 consiglieri, dunque un terzo come richiesto dal regolamento comunale. Ma per Brumana nel conto totale va compreso anche il sindaco, che fa parte a tutti gli effetti del consiglio tant’è che vota ogni provvedimento (come delibere e mozioni) al pari degli altri consiglieri.

A supporto della propria opinione, l’avvocato legnanese porta una circolare del ministero dell’Interno che riporta a sua volta il parere del Consiglio di Stato: quest’ultimo il 1° febbraio dello scorso anno ha stabilito come «il sindaco deve essere computato fra i consiglieri e per il raggiungimento di un quorum l’arrotondamento deve essere effettuato per eccesso al numero superiore»: in altre parole, un terzo di 25 deve essere pari a 9, mentre i sottoscrittori della delibera in questione sono uno di meno.

Brumana: «Richiesta senza numeri e inutile»

Al di là dei numeri necessari per legge, per il rappresentante in consiglio del Movimento dei Cittadini la richiesta del centrodestra di votare per la “destituzione” di Silvestri è comunque inutile. «Non sussistono le condizioni – osserva Brumana – perché l’attuale maggioranza, composta da 15 consiglieri (in realtà 14, perché Amadei ha lasciato il Pd per il gruppo misto, nda) si sfarini. Sarà uno scontro inutile e dall’esito già scontato. La maggioranza ne uscirà vincitrice e si determinerà un ulteriore inasprimento del suo rapporto verso la minoranza.

«Ancora una volta – insiste il consigliere dell’MdC – il consiglio si dedicherà a questioni irrilevanti invece di occuparsi dei temi più importanti. La maggioranza ha preso la palla al balzo per approfittarsi di questa favorevole opportunità: si compatterà, esibirà il suo potere e distoglierà l’attenzione da numerosi argomenti imbarazzanti, che rivelano l’inadeguatezza del suo governo della città, a partire dalla grave inerzia urbanistica, culminata con il blocco delle soluzioni per le aree dismesse, determinato dalla dimenticanza di provvedimenti per ovviare alla scadenza del piano di governo del territorio; o l’assurda, costosa e perniciosa decisione di collegare il teleriscaldamento, che già non funziona, all’obsoleto inceneritore di Borsano».

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