Leonardo Martinelli: “Senza errori arbitrali e infortuni avremmo giocato per lo scudetto alla pari”

Martinelli

Inter Milan 1 2
Dopo la beffa (beffa?) contro lo Spezia una gioia, una vera gioia. Prima della partita ero abbastanza sicuro di vincere, avevo visto un’Inter non brillante nelle ultime partite ed il Milan si presentava con una formazione accettabile, da corsa, pur senza cambi (Rebic e Ibra out). Invece, nel primo tempo dominio totale dell’Inter, che blocca inesorabilmente Theo e Leao, uniche fonti di gioco. Anche fisicamente loro arrivano sempre prima, giocano, ripartono, creano occasioni ma un po’ le sbagliano, un po’ ci pensa Maignan. Il gol arriva solo su corner, Kalulu cicca il pallone e Calabria si dimentica di Perisic. L’unica cosa buona del primo tempo è che finisce finalmente, senza ulteriore tracollo. Malissimo Kessie, con Brozovic che se lo scherza, impalpabili Leao, Theo ed anche Giroud. Si riprende e sembra tutto immutato sinché Pioli inserisce Messias e soprattutto Diaz. Ecco, il trottolino spagnolo spezza la deriva, salta uomini, passa il pallone, gioca dopo mesi di abulia. E l’Inter si spaventa, idem Inzaghi che fa un sacco di cambi, tutti peggiorativi. È un’altra partita, un altro Milan, l’Inter si rintana ed infine crolla fisicamente, come all’andata.
Lì venne salvata dal palo di Salamaekers, qui Giroud segna due gran gol, si ricorda di essere un grande centravanti e Handanovic lo asseconda cortesemente. Potrebbe esserci un fallo sul primo gol, anche se mi dicono che un’inquadratura lo esclude. L’Inter è tramortita, non reagisce, entra Vecino più per la scaramanzia di Inzaghi che per convinzione tecnica: non ne ha più, ha dato tutto per un’ora ma poi è scomparsa. Pioli ha sbagliato con Kessie trequartista? Forse, ma Diaz se entra a partita in corso può essere devastante, molto più rispetto a quando parte dall’inizio. Monumentale ancora una volta Tonali, Maignan ben più solido dello spilungone ingrato, ci chiediamo se il turco abbia avvicinato le mani alle orecchie per sentire i due boati di San Siro. Cambia poco, infortuni e scelleratezze arbitrali non ci hanno consentito di giocarsi il campionato alla pari, ma il Milan da’ un bel segnale al campionato, non avremo fenomeni, saremo incerottati ma siamo un buon gruppo, coeso, che meriterebbe più fiducia da parte di Elliott (fiducia= investimenti). Mi scuso con Giroud, che ho criticato per settanta minuti (non teneva una palla) e poi ci ha portato per una notte in Paradiso, il bello del calcio.

Leonardo Martinelli Milan-malpensa24