Lombardia 2023, sondaggio choc: Moratti davanti a Fontana. La sua lista vale il 12%

MILANO – C’è un sondaggio che sta circolando in tutte le chat della politica lombarda con l’effetto di un terremoto sulle elezioni regionali del prossimo anno. Lo ha realizzato Winpoll e certifica le potenzialità di una discesa in campo dell’attuale vicepresidente e assessore al welfare Letizia Moratti nella prossima campagna per Palazzo Lombardia. Perché in tutti gli scenari analizzati l’ex ministro ed ex sindaco di Milano sopravanzerebbe l’attuale governatore Attilio Fontana, sia da candidata di un centrodestra diviso sia addirittura di un centrosinistra “draghiano”.

Il sondaggio

Il sondaggio telefonico è stato realizzato da Winpoll, una società demoscopica tra le più quotate nel panorama politico, nel periodo tra il 25 e il 29 luglio, sulla base di un campione selezionato di 1700 elettori. In tutti gli scenari proposti, l’attuale numero 2 di Palazzo Lombardia risulterebbe sempre vincitrice alle elezioni regionali. Non solo, la candidatura di Letizia Moratti viene considerata “più convincente” di quella di Attilio Fontana (62% contro 38%) e la figura dell’assessore al welfare riscuoterebbe più fiducia rispetto ad Attilio Fontana sia in generale (60% contro 52%), sia tra gli elettori di centrodestra, ma persino tra gli stessi simpatizzanti della Lega. Dove l’83% degli intervistati esprime fiducia in Donna Letizia rispetto all’82% ottenuto dall’attuale governatore.

Gli scenari

Nel caso in cui fosse candidata da Fratelli d’Italia e dalla sua lista, è data al 35% contro il 27% di un Attilio Fontana portacolori di Lega e Forza Italia, ma anche contro il 33% di Carlo Cottarelli, l’ex “Mister Forbici” della spending review che dai rumors potrebbe essere il candidato del centrosinistra (PD, Azione, Italia Viva). Ma secondo l’indagine Winpoll Letizia Moratti batterebbe Attilio Fontana anche se il PD e le forze di centro la appoggiassero contro l’attuale governatore candidato del centrodestra unito: finirebbe 45% a 44%, con il candidato del Movimento Cinque Stelle terzo incomodo a raccattare le briciole. E infine Moratti avrebbe vita facile contro Cottarelli nel caso in cui Fontana facesse un passo indietro e fosse proprio lei la candidata unitaria del centrodestra: vincerebbe con il 58% contro il 36% dell’economista. Più di quanto l’ex sindaco di Varese fece nel 2018 contro Giorgio Gori, quando finì 49 a 29 per l’attuale presidente. Nel sondaggio manca solo un dato, non di poco conto: il confronto tra Fontana candidato del centrodestra e un rivale di centrosinistra senza la presenza di Moratti, che quasi certamente sancirebbe la scontata riconferma dell’attuale inquilino di Palazzo Lombardia.

I voti di lista

Interessante anche l’analisi sui voti di lista, utile anche in previsione delle politiche del 25 settembre. Il primo partito sarebbe il PD, con il 21,3%, mentre nel centrodestra si attende un vero e proprio testa a testa tra Lega (20,2%) e Fratelli d’Italia (18,6%), con questa parte di campo “terremotata” dalla discesa in campo della Lista Moratti, che è stimata addirittura al 12%, addirittura di poco sopra ai livelli della Lista Maroni del 2013, e quasi cinque punti sopra a Forza Italia, data al 7,4%. Ovviamente, si tratta solo di un sondaggio, che però sembra dare ragione all’insistenza con cui Letizia Moratti continua a ventilare la sua candidatura per Palazzo Lombardia. Oltretutto, la definitiva conferma dei leader al Fontana-bis sembra rimandata a dopo le politiche. Quando il quadro potrebbe essere ancora diverso.

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