Elezioni a Lonate, tutto ruota intorno al sindaco Nadia Rosa. Si ricandiderà?

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LONATE POZZOLO – Una coincidenza: come la nebbia dicembrina costringe a muoversi con prudenza, così negli ambienti della politica di Lonate Pozzolo sembra esserci ancora incertezza sulla direzione da prendere. Tutto ruota intorno a una domanda: il sindaco Nadia Rosa si ricandiderà? Una decisione che determinerà l’intero scenario elettorale fino alla primavera del 2023. Perché è il punto di partenza per ogni ragionamento.
Mancano circa sei mesi alle Amministrative che stabiliranno se sarà il centrosinistra – con una forte componente civica che unisce sotto il simbolo di Uniti e Liberi – a restare al governo o se invece subirà lo scacco del centrodestra. Ma a oggi mancano nomi, mancano strategie ma, soprattutto, manca poco. Prassi vuole che il primo cittadino in carica punti al secondo mandato. Ipotesi non scartata ancora. Ma nemmeno data per scontata, almeno secondo le indiscrezioni. E questo destabilizza entrambi gli schieramenti.

I nomi del centrodestra

Per step. Dal fronte del centrodestra, qualcosa – anche se poco – si muove. Già dalla scorsa estate sono stati convocati dei tavoli per cercare unità fra i partiti (Lega, Fratelli d’Italia, Forza Italia e Udc). Ma anche per capire quanto tenere la porta aperta alla quota civica. Il riferimento va alla lista “Cittadini per i cittadini“, molto attiva sui social, che non ha mai nascosto il desiderio di presentarsi alle prossime elezioni. Ma se il gruppo dovesse diventare parte della squadra, la scelta di un potenziale sindaco da presentare ai lonatesi non ricadrebbe sul suo rappresentante, Tiziano Bonini, perché è evidente che il centrodestra ha intenzione di scommettere su un uomo di partito. Di contro, il civico può pretendere un ruolo di rilievo nella giunta, in caso di vittoria. Sono altri i nomi più papabili. Come Mauro Andreoli, attuale consigliere di minoranza: l’esperienza è dalla sua parte e anche se ha sempre sottolineato di non volersi candidare, potrebbe cedere alle lusinghe dei colleghi di coalizione che insistono perché si faccia avanti. O anche l’ex assessore Gennaro Portogallo, per un ritorno alla scena politica che avrebbe del clamoroso. Se fossero queste le due opzioni significa che il centrodestra rimarrebbe, di fatto, ancorato all’esperienza della giunta Rivolta. Finita anzitempo, com’è noto, per gli scandali giudiziari che hanno travolto l’ex primo cittadino forzista: e per la Lega questo potrebbe rappresentare un problema.

Lo scacchiere dei partiti

Ma prima di parlare di nomi, bisogna costruire una base per lavorare. A cominciare dai partiti che lavoreranno insieme. Il desiderio del centrodestra, salvo imprevisti, è quello di presentarsi unito. Considerato il panorama politico odierno, Fratelli d’Italia può mostrare i muscoli dopo il risultato netto alle Politiche di settembre, anche a livello locale. E la Lega deve cogliere l’occasione per tornare a sedere in consiglio comunale dopo essere rimasta esclusa nel 2018. Chance che non può sprecare – magari provando a correre in autonomia – se vuole lasciarsi alle spalle i tempi da spettatore della vita amministrativa. Resta un punto di domanda: l’intenzione, dopo l’exploit del 2018, del movimento autonomista Grande Nord. Il gruppo oggi è rappresentato in aula da Michele Rusconi a seguito dell’addio di Modesto Verderio, che dopo un breve periodo in opposizione ha deciso di collaborare con il centrosinistra di Rosa.

Spalle coperte

La maggioranza, intanto, temporeggia. La candidatura di un sindaco uscente dovrebbe essere una condizione naturale se si ha la consapevolezza di aver lavorato bene. Ma questi cinque anni non sono stati di certo una passeggiata e si sono prese decisioni storiche. Come lo scioglimento dell’Unione con Ferno o la sottoscrizione al protocollo d’intesa del Masterplan di Malpensa, giusto per citarne alcune. Senza dimenticare il clima avvelenato che negli ultimi anni si è accumulato a Lonate, una indiretta conseguenza alle vicende giudiziarie che hanno reso sempre più pesante gestire la vita amministrativa. Insomma, quanto serve per tentennare di fronte al bivio: fare il bis o no? Le intenzioni di Rosa non sono state ancora rese note. Ma se dovesse fare un passo indietro, chiaro è che bisogna prendere provvedimenti fin da subito. E il totonomi è già cominciato. Il testimone, secondo i beninformati, potrebbe passare all’attuale assessore al Bilancio, Angelo Ferrario. Una suggestione, certo, per avere le spalle coperte di fronte ogni evenienza. Ma è anche il punto di partenza, quello per avere le linee guida che daranno una forma al piano elettorale lonatese.

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