Leggendo le diverse posizioni sul progetto di sviluppo di Malpensa, meglio conosciuto come Masterplan 2035, sorge spontanea la voglia di approfondire le argomentazioni a supporto delle tesi, a tratti contrapposte.
Inutile ribadire come l’argomento riguardi ambiti ampi che vanno da quelli macro economici (secondo alcuni anche internazionali) fino ad aspetti molto pratici ed a noi estremamente vicini come quelli anche di natura ambientale e di sostenibilità complessiva.
Lonate Pozzolo ha indubbiamente un coinvolgimento senza eguali, anche a confronto dei comuni limitrofi del Cuv, e questo, senza tema di paragone, vale per il passato come per il futuro di questo nuovo progetto!
Per non cadere nella facile e puerile posizione di parte, del tutto contro o tutto a favore, e quando la democrazia aveva ancora un valore (Unione docet…) si effettuavano assemblee, con la partecipazione autorevole (e soprattutto preparata ) di funzionari regionali e rappresentanti Sea. Il fine ovviamente era quello di informare cittadinanza ed anche consiglieri in vista di un atto consigliare quale Osservazioni al Masterplan stesso.
Ovvio non vogliamo con questo entrare nel merito del dibattito, ma sul metodo sin qui avuto da questa amministrazione, e dal suo sindaco. Come abbiamo visto l’alibi della pandemia non regge, poiché se si vuole le modalità di realizzazione delle assemblee si trovano; o forse manca la volontà di porsi a confronto con la cittadinanza e con chi li rappresenta?
Certo che un atto ufficiale del consiglio comunale darebbe oltremodo forza all’azione del nostro sindaco a difesa degli interessi della nostra comunità. Le responsabilità, anche a fronte di queste tematiche sono notevoli, signor sindaco aiuti la popolazione a capire e noi consiglieri a darle supporto. Anche in passato i documenti su temi così importanti erano votati all’unanimità, ma forse altri tempi, altri attori, altre sensibilità… altre capacità.
Centrodestra per Lonate
I sindaci di Malpensa scrivono al ministro: «Tutti i nostri No al Masterplan»