LONATE POZZOLO – Anche il recupero dell’immobile di proprietà comunale in via Vittorio Veneto viene cancellato dai piani del centrodestra a Lonate Pozzolo. La giunta del sindaco Elena Carraro ha deciso di rinunciare al contributo di 500mila euro che Regione Lombardia aveva destinato all’ente locale in ambito di rigenerazione urbana. L’obiettivo era rilanciare il palazzo in centro e destinarlo a scopo sociale, per creare nuovi appartamenti da assegnare ad anziani autosufficienti. Il problema? «Il costo troppo esoso», spiega l’assessore ai Lavori Pubblici, Gennaro Portogallo. «Sarebbe stato uno sperpero di soldi pubblici».
Costi troppo alti
Dopo aver stravolto il Piano triennale delle opere pubbliche, il centrodestra prende sempre più le distanze dagli obiettivi della precedente amministrazione. L’iter per il recupero dell’edificio in via Vittorio Veneto era già cominciato, con l’approvazione del progetto esecutivo per il primo lotto di lavori. Un percorso che però, ora, «non avrebbe avuto senso continuare», dice Portogallo. «Il costo complessivo dell’opera era salito a quasi un milione 700mila euro, una spesa esagerata perché a struttura si trova in una zona delicata e al confine con altre proprietà». Anche perché, aggiunge, «dopo la prima tranche di lavori, il Comune avrebbe dovuto reperire circa un milione e 100mila euro per proseguire». Insomma, «era troppo caro per quel tipo di intervento e per il risultato previsto: solo sei monolocali».
Il piano precedente
Da qui, la decisione di rinunciare al contributo. Ora non sono previsti ulteriori progetti per l’edificio, che «per il momento resterà vuoto». sottolinea Portogallo. Secondo i piani della precedente amministrazione, sarebbe stata una struttura ad uso sociale: una social housing, di fatto, con appartamenti da destinare agli anziani autosufficienti. Un modo per fare assistenza sociale diffusa, dove infermieri e medici avrebbero potuto raggiungere i pazienti per visitarli.