LONATE POZZOLO – Archiviato il voto elettorale, è arrivato il momento di decretare vincitori e vinti della sfida di Lonate Pozzolo.
Nadia Rosa: Voto 4
Inutile nascondersi dietro a un dito: se un sindaco uscente ha lavorato bene rivince in carrozza anche in una città orientata all’opposto schieramento. Nadia Rosa ha dimostrato capacità, serietà e polso, ma ha pagato scarsa empatia con l’elettorato (dote dirimente in politica), scelte discutibili (la Dis-Unione da Ferno e la gestione di Sap) e l’incapacità di sistemare in corsa gli anelli deboli della sua squadra. A partire dall’assessorato ai Lavori pubblici, più votato alla permalosità che alla reale efficienza, e quello alla Gentilezza (invenzioni della politica moderna) che anche nelle ultime ore sta vomitando sui social un livore tale (foto in basso) da aver dimostrato di essere stato soltanto l’assessorato al risentimento.
Elena Carraro: Voto 8+
«Un risultato inaspettato», ha commentato a caldo il consigliere regionale Giuseppe Martignoni. Carraro ha stupito tutti e nel suo seggio ha fatto il vuoto, segno che nell’ultimo mese ha lavorato pancia a terra andando a raccogliere i voti uno per uno. «Una vittoria che vale doppio», come l’ha definita il ministro Matteo Salvini, perché il primo sindaco leghista nella storia di Lonate sfidava altre due liste di centrodestra in corsa soltanto per farla perdere e di certo lo scivolone nazionale del tatuaggio nazista non ha giocato a suo favore. Voto 8, con un più per la scelta degli assessori: l’esperienza di Mauro Andreoli, Rino Portogallo e Mario Volonté le consentono di poter subito partire in quarta.
Tiziano Bonini: Voto 6 – –
La sensazione il giorno dopo il voto è di ritrovarsi davanti a una grande occasione clamorosamente sprecata. Si è buttato in politica con la voglia di fare il sindaco e, considerato il soddisfacente risultato per una lista civica all’esordio, avrebbe potuto anche farlo se fosse rimasto nell’alveo del centrodestra. Ha dimostrato di avere stoffa ma ha pagato lo scarso intuito politico dettato dall’inesperienza. Le sue elezioni le ha perse due anni fa quando ha deciso di rompere con la Lega, partito che gli aveva messo gli occhi addosso e in cui – udite udite – l’attuale primo cittadino collaborava con lui in ruolo subalterno. Non è riuscito nemmeno nello scopo, dichiarato lo scorso gennaio, di far perdere Carraro. Un 13% senz’altro positivo, dunque, ma insufficiente persino per portarsi Antonio Casoppero in aula accanto a lui. Ora si ritrova in consiglio comunale solo e isolato. Se il centrodestra (che gliel’ha giurata) riesce ad aprire un ciclo, la fascia tricolore se la scorda per almeno altri 10 anni. Un’eternità.
Modesto Verderio: Voto 2
Squadra raffazzonata, programma inesistente. Anche l’elettore più distratto si è accorto che la sua era soltanto una lista civetta per drenare voti al centrodestra. La vecchia volpe della politica lonatese stavolta ha peccato di presunzione e la sconfitta di Rosa passa anche dallo scarso risultato di Verderio. Voto 2, come la percentuale ottenuta alle urne.