Lonate, Grecchi e Luzaj assolti dall’accusa di tentato omicidio e rapina

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LONATE POZZOLO – Assolti dall’accusa di tentato omicidio e rapina: si chiude con un nulla di fatto il processo per la spratoria a Lonate Pozzolo collegata, secondo gli inquirenti, al mercato dello spaccio nei boschi.

Due anni per lesioni

Il collegio del Tribunale di Busto Arsizio, in primo grado, ha derubricato il capo di imputazione più pesante (quello per tentato omicidio, appunto) in lesioni condannando i cuggionesi Ivan Grecchi e Ilir Luzaj, detto Elia, albanese gestore del bar Infinity sempre a Cuggiono, a soli due anni a fronte di una richiesta di pena da parte dell’accusa a otto anni per Grecchi e a 13 anni per Luzaj. Non furono loro a sparare a Camal Chakiri, marocchino di 27 anni, il 20 agosto 2020 a Lonate Pozzolo. Alla base dell’agguato ci sarebbe stato un debito di droga da 30mila euro. Un tentato omicidio che ha però sbagliato obiettivo. Vero bersaglio della sparatoria era, secondo gli inquirenti, la coppia Abdellah Elharti e Maria Rosaria Tolu, i “cavallini” che spacciavano al dettaglio tra i boschi della zona.

La vittima non li riconosce

E del resto la stessa vittima, sentita in aula durante il processo, non aveva riconosciuto Grecchi e aveva tentennato su Luzaj dichiarando di non essere affatto certo dell’identificazione. La condanna a due anni per lesioni (condanna già quasi completamente scontata in sede di presofferto da entrambi gli imputati che sono liberi) potrebbe tra l’altro essere impugnata in sede d’Appello dai difensori. Secondo gli affetti vicini a Grecchi, infatti, l’uomo è stato condannato per il semplice fatato di essersi trovato sul posto pur non avendo fatto niente.

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