Lonate, vigili sotto inchiesta: in arrivo provvedimenti amministrativi

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LONATE POZZOLO – «A breve decideremo quali provvedimenti adottare nei confronti dei due ufficiali. Al momento non aggiungo altro non essendoci ancora una decisione definitiva». Così il sindaco di Lonate Nadia Rosa (nella foto in primo piano) nel merito del coinvolgimento di  Roberto Filadoro, ex comandante facente funzione del comando di polizia locale dell’Unione dei Comuni di  Lonate e Ferno, e di Enzo Ermeti, commissario dello stesso comando, nell’ambito della seconda tranche dell’operazione Krimisa.

Provvedimenti arriveranno a breve

Entrambi sono indagati a piede libero nell’ambito della seconda tranche dell’operazione Krimisa che, coordinata dalla Dda di Milano, lo scorso 2 settembre ha portato all’arresto di 11 persone tra Lonate e Ferno. Nei confronti dei due ufficiali il gip non ha emesso alcun provvedimento di custodia cautelare: sono indagati a piede libero con l’accusa di aver favorito un esponente dell’associazione mafiosa rivelandogli l’arrivo di un imminente controllo ispettivo in un cantiere a lui riconducibile (quello della sua abitazione) dove erano palesi degli abusi edilizi.

Cosa rischiano i due agenti

«Ad oggi – aggiunge il primo cittadino di Lonate – I due ufficiali sono ancora in servizio non essendo appunto stati colpiti da alcuna misura di custodia cautelare. E non essendoci a loro carico nessun giudizio espresso da un tribunale». La situazione è delicata: il provvedimento va ponderato per evitare che i due ufficiali possano eventualmente ricorrere contro il Comune che, in assenza di misure e di sentenze deve essere garantista. Per contro, ovviamente, non possono non esserci provvedimenti che potrebbero spaziare dall’apertura di un provvedimento disciplinare con sospensione sino a decisione dei giudici sulla posizione dei due ufficiali allo spostamento ad altro incarico degli stessi. La vicenda «ha scosso tutti quanti: amministrazione, colleghi e cittadinanza. Tante persone mi hanno chiesto informazioni su questa vicenda, manifestando anche una certa sfiducia sull’intero corpo di Polizia Locale. Non è possibile ad oggi entrare nel merito di questa questione, dato che sono in corso tutti gli accertamenti del caso e il lavoro dei magistrati non è concluso. Gli agenti coinvolti chiariranno la propria posizione con la magistratura e, come è giusto che sia, se qualcuno ha sbagliato ne pagherà le conseguenze. Dal punto di vista del loro rapporto con l’amministrazione comunale, nei prossimi giorni l’Unione dei Comuni, a propria tutela, adotterà i necessari provvedimenti nei loro confronti, nell’attesa che la posizione giudiziaria degli agenti venga chiarita», scrive Rosa in un post pubblicato sulla pagina Facebook del Comune.

Non bisogna generalizzare

Il sindaco invita, inoltre, a non generalizzare: « E’ facile essere portati a generalizzare e a percepire un’ombra sul lavoro del corpo di Polizia Locale. Vi posso però assicurare che questa amministrazione ha la legalità come valore imprescindibile. E’ per questo che tutti, ed in particolare io personalmente, si vigila su tutti quelli che sono i procedimenti che si svolgono nell’attività amministrativa di tutti gli uffici e oggi, ancora più di prima, avrò un occhio ancora più attento sull’operato della Polizia Locale, che è sotto la mia diretta responsabilità. Il corpo di Polizia Locale dell’Unione prosegue pertanto nel suo lavoro con la fiducia dell’amministrazione, così come deve continuare ad avere la fiducia della cittadinanza», scrive infatti.

Gli onesti sono di più

Rosa conclude sottolineando come le indagini, gli arresti, le sentenze porteranno ad evitare in futuro che LOnate sia indicato come legato alle cosche. « Vogliamo che Lonate Pozzolo venga riconosciuto per la sua parte onesta e perbene, che è la stragrande maggioranza della popolazione. Persone che lo scorso anno hanno dato un forte segnale della loro onestà e della loro voglia di pulizia, con la loro presenza alla marcia della legalità. Cittadini che si sono uniti per dimostrare che era necessario metterci la faccia e uscire dal silenzio perché sono il silenzio e l’indifferenza che permettono alla criminalità di prosperare. Persone che mi onoro di rappresentare come loro primo cittadino», il promo cittadino.

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