SOMMA LOMBARDO – Di dare supporto a Letizia Moratti, non se ne parla proprio: «Sarebbe strano», dice Pierfrancesco Majorino, il nome su cui ha scommesso il Partito Democratico per le elezioni alla presidenza di Regione Lombardia previste per il 12-13 febbraio del prossimo anno. Il ticket Moratti-Majorino proposto da Matteo Renzi – che prevede l’appoggio dem alla candidata sostenuta dal Terzo Polo, in cambio della (eventuale) vicepresidenza – non è nemmeno stata presa in considerazione dal Pd. «È una provocazione alla Renzi, tipica».
Il gioco delle alleanze
La campagna elettorale è cominciata. E oggi, 11 dicembre, Majorino ha fatto tappa a Somma Lombardo. Ad accoglierlo, le istituzioni locali: il sindaco Stefano Bellaria e il suo vice Stefano Aliprandini, oltre agli esponenti del centrosinistra e al segretario cittadino dem Xhuljano Banaj. Ma anche il consigliere regionale Samuele Astuti e il vicesegretario provinciale Alice Bernardoni. Un’occasione per raccontare la strategia politica per dare una spallata al centrodestra lombardo, visto che «dopo 28 anni c’è bisogno di un grande cambiamento». Nessuna possibilità di aprire al Terzo Polo, fattore ribadito. Mentre per il Movimento Cinque Stelle resta una piccola finestra, quella per «discutere ancora dei contenuti».
I temi principali
Sul tavolo, molti i progetti da realizzare. La sicurezza («finora si è fatta tanta retorica: meno chiacchiere e più fatti»), ma anche la questione occupazionale, dei giovani e dei salari («riguarda la qualità della vita delle persone»). E ancora: il sostegno alle imprese, il socio-sanitario che spesso è stato motivo di forti discussioni al Pirellone e la necessità di migliorare il sistema infrastrutturale. Fino al più grande argomento del territorio: Malpensa, che alla base vede «un lavoro di mediazione per mantenere lo sviluppo di una struttura cruciale e tiene conto delle esigenze delle realtà locali».
L’identità della Lombardia
Obiettivo principale: «Voglio una regione anti-mafiosa, che smetta di essere negazionista sulla presenza delle criminalità organizzate. Voglio una regione che si impegni sul diritto alla bellezza». Una serie di punti che vengono riassunti in un unico segnale: «Guai a lasciare il tema dell’identità della Lombardia alla destra. Sia, questa, un’occasione per riprendercela con orgoglio».