Airport Handling, per i 1387 lavoratori di Malpensa cassa Covid fino a giugno

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MALPENSA – L’obiettivo dichiarato dai sindacati è accompagnare i lavoratori fino alla ripresa del traffico aereo senza lasciare indietro nessuno. Ovvero senza licenziamenti che a Malpensa – considerato il calo dei passeggeri che ancora nei primi due mesi del 2021 fa segnare un crollo pari all’85% – potrebbero trasformarsi in un terremoto occupazionale. Con questo spirito è stato siglato oggi, 5 marzo, un accordo che prevede per 1387 lavoratori di Airport handling le prime dodici settimane di cassa integrazione in deroga con la causale “Emergenza Covid ‘19”.

L’accordo

La società era già intervenuta ad arginare gli effetti della pandemia ricorrendo lo scorso 16 marzo, per la durata di 12 mesi, alla cassa integrazione straordinaria. «Stante il perdurare della situazione di emergenza epidemiologica e il dilagare di varianti con più alto livello di contagiosità» che non lasciano intravedere una rapida ripresa del traffico aereo, a far data dal prossimo 16 marzo e fino al 6 giugno si prevedono ulteriori 12 settimane di ammortizzatori sociali per i 1387 lavoratori di Malpensa (e i 349 di Linate) che verranno sospesi dal lavoro. Ma c’è di più: siccome a differenza della Cigs la cassa Covid non è anticipabile dal datore di lavoro e i ritardi dell’Inps nell’erogazione sono notori, Airport handling si è resa disponibile a superare l’ostacolo riconoscendo ai dipendenti che lo vorranno un prestito infruttifero che di fatto verrà onorato una volta che arriverà il dovuto dall’istituto di previdenza. Ciò significa garantire alle famiglie in difficoltà economica continuità reddituale per far fronte alle spese correnti.

 Un buon accordo

Ora le organizzazioni sindacali si incontreranno con Airport Handling entro il 20 maggio per monitorare la situazione e prendere in esame eventuali novità nella disciplina da parte del Governo per la cassa integrazione in deroga. Non si esclude infatti dopo giugno una ulteriore proroga degli ammortizzatori sociali. Andrea Orlando, sindacalista della Flai, definisce quello di oggi «un buon accordo». E spiega: «Colmando una mancanza su cui dovrebbe intervenire a livello nazionale il legislatore, siamo riusciti a dare garanzia di reddito. Il rischio concreto era di lasciare intere famiglie senza alcun tipo di entrata per mesi».

Malpensa, accordo Sea-sindacati. Cassa integrazione fino ad aprile 2022

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