MALPENSA – «Questo volo si inquadra in un contesto di rimbalzo forte». Dopo due anni terribili si respira ottimismo a Malpensa. E’evidente dalle parole di Armando Brunini, amministratore delegato di Sea, intervenuto questa mattina al Terminal 1 per l’inaugurazione del volo su Montreal di Air Canada.
Volumi pre-Covid
«Ci auguriamo che il rimbalzo che stiamo osservando sia definitivo», ha detto Brunini. «Non possiamo ancora saperlo, dobbiamo rimanere cauti sull’autunno, ma i segnali di questa estate sono positivi. Nella prima parte di maggio il sistema milanese si è assestato al -15% rispetto al 2019. E l’offerta complessiva in termini di sedili a disposizione è circa pari a quella pre-pandemica». Poi bisognerà osservare l’indice di riempimento degli aerei, ma resta comunque un indicatore fondamentale per la ripresa.
Cosa cambia
Se i volumi sono simili, ci sono invece differenze osservando i dati disaggregati. C’è infatti una quota maggiore di voli di corto e medio raggio, mentre il traffico extra Ue è ancora contratto nonostante segnali importanti, come l’investimento di Air Canada. «Anche il lungo raggio sta riprendendo. Con 66 voli a settimana, il Nord America insieme al Medio Oriente è l’area che parte più velocemente. Malpensa è un aeroporto a 360 gradi, grazie alla presenza delle low cost e al settore cargo, però la parte intercontinentale è ciò che consente a questo territorio importante e dinamico di essere collegato con il resto del mondo. E a Malpensa di qualificarsi come come Gateway intercontinentale».