MALPENSA – L’inizio del 2022 potrebbe far ripiombare Malpensa nell’ennesimo periodo buio da inizio pandemia. «Siamo molto preoccupati per il trasporto aereo in Italia», dice Claudio Tarlazzi, segretario generale di Uiltrasporti, intervenuto oggi, 20 dicembre, a Villa Caproni a Vizzola Ticino per il convegno “Dagli aeroporti ai porti: un sistema di trasporto integrato e sostenibile” organizzato dal sindacato lombardo.
Servono ammortizzatori sociali
«Le ulteriori limitazioni d’ingresso nel nostro Paese porteranno a un’ulteriore contrazione del traffico, in assenza di ammortizzatori sociali che invece noi abbiamo chiesto venissero inseriti nella Legge di Bilancio», spiega Tarlazzi. «Il trasporto aereo è stato falcidiato dalla chiusura di compagnie aeree e di numerose aziende. E’ un settore che va sostenuto con ammortizzatori sociali in attesa che il mercato riparta».
Il lavoro a Malpensa
«La chiusura del T2 ha portato a una perdita sostanziale di lavoro all’interno dello scalo di Malpensa», sottolinea Aldo Palluotto, segretario generale Uiltrasporti Varese. «In questo ultimo anno è incrementato invece moltissimo il settore merci. Con Dhl e Amazon avremo tanti posti di lavoro in più. Noi siamo impegnati affinché gli appalti non vadano al minor ribasso e dunque a gravare sui costi di produzione».
La sicurezza sul lavoro
Danilo Margaritella, segretario generale Uil Lombardia, fa il punto invece sulle morti sul lavoro, una piaga sociale che anziché arretrare continua a mietere vittime: «Come sindacato non ci rassegniamo a questa tragica escalation. Si fa troppo poca informazione e prevenzione sui luoghi di lavoro. Anche con la ripresa in atto molte aziende individuano nella sicurezza un fardello oneroso e secondo loro rinviabile. Non funziona. Serve un sistema di controlli più efficace, con più ispettori sul territorio e un sistema di sanzioni adeguato».
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