MALPENSA – «In gioco ci sono tanti, troppi interessi. Vedremo se sarà la volta buona per riorganizzare i traffici negli aeroporti di Milano». Aeroporti Lombardi, associazione di esperti e appassionati di aeronautica, non si illude. La stretta in arrivo da Enac per limitare chi parte da Linate per destinazioni intercontinentali favorirebbe senza dubbio Malpensa. Ma è una storia vecchia. «È almeno dal 1998 che si parla della diatriba o, come dice qualcuno, “guerra fraticida” tra Malpensa e Linate (ricordate i Decreti Burlando?) ma dopo quasi 25 anni siamo ancora al punto di partenza».
Limitare Linate
All’interno del Piano straordinario di riassetto degli aeroporti, Enac stavolta starebbe lavorando a un’ordinanza per rendere Linate un vero aeroporto Point to point. In questo modo il passeggero che parte dal city airport verso una destinazione intercontinentale attraverso uno scalo in un aeroporto europeo, dovrebbe fare un secondo check-in durante la sosta intermedia. Dovrebbe dunque ritirare il bagaglio, riconsegnarlo al bancone della compagnia e ripassare dai varchi di sicurezza perché intanto ha dovuto lasciare l’area sterile. Un’odissea, insomma, che spingerebbe gli utenti lombardi a scegliere Malpensa che offre un ampio ventaglio di destinazioni intercontinentali servite con voli diretti.
Traffico pregiato
«Da Linate ogni anno fuggono via verso altri hub almeno 1,2 milioni di passeggeri di lungo raggio che ingrassano aeroporti e Pil di Paesi concorrenti», sottolinea Aeroporti Lombardi. Chi porta i passeggeri intercontinentali in fuga da Linate? In cima alla lista c’è British Airways (via Londra), seguita da Iberia (via Madrid), Lufthansa (via Francoforte), Ita (via Roma) e Klm (via Amsterdam). «Se questa fetta di mercato partisse da Malpensa con voli diretti, Milano e la Lombardia potrebbero recuperare buona parte del traffico pregiato che genera maggior ricchezza e lavoro in loco, ma soprattutto ambire a nuovi collegamenti diretti con città oggi non servite nell’interesse collettivo di aziende, operatori turistici e cittadini del Nord Italia». Ma in brughiera nessuno si fa illusioni. Perché a Roma, quando c’è stato da favorire gli interessi di Malpensa o di Alitalia (oggi Ita), è sempre finita allo stesso modo.