Delitto Marnate, il figlio omicida al Gip: «Oppresso dai debiti. Volevo farla finita»

MARNATE – Interrogatorio di garanzia in ospedale davanti al Gip del Tribunale di Busto Arsizio Piera Bossi per Angelo Paganini, 60 anni, sottoposto a fermo venerdì scorso con l’accusa di aver assassinato soffocandola la madre Maria Facchinetti, 88 anni, tentando poi togliersi la vita impiccandosi.

Debiti e problemi famigliari

Paganini, che ha lasciato uno scritto convinto di riuscire a togliersi la vita (a scoprire l’accaduto è stato un famigliare passato nell’abitazione di via Marconi a Marnate dove la tragedia si è consumata per una visita di cortesia), ha risposto alle domande del Gip. Assistito dall’avvocato Luca Ciacci il 60enne ha spiegato di essere asfissiato da debiti e problemi economici e da una situazione personale e famigliare particolare. «L’uomo – spiega il difensore che non entra nei dettagli – assisteva la madre allettata e inferma 24 ore su 24».

Forte desiderio suicida

Lo stesso legale parla di una tragedia nata da una disperazione tale «da rendere fortissimo il desiderio di togliersi la vita» sottolineando come alla base dell’accaduto non ci sia stato «un litigio o una colluttazione tra il mio assistito e la madre». Non è da escludere che Paganini, motivato a farla finita, possa aver assassinato la madre nella non lucida convinzione di chiudere il cerchio e portare la mamma che accudiva con sé.

Perizia psichiatrica?

Paganini, al momento, resta piantonato in ospedale. Il Gip disporrà, vista l’estrema gravità dei fatti, una misura di custodia cautelare adeguata. Sul fronte perizia psichiatrica l’avvocato Ciacci conclude: «Valuterò se richiederla o meno di concerto con il mio assistito».

marnate delitto angelo paganini – MALPENSA24