Masterplan Malpensa, ricorso al Tar degli ambientalisti contro Regione Lombardia 

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MALPENSA – Da oltre 10 anni il Parco del Ticino chiede a Regione Lombardia, senza esito, che la brughiera, vista la sua valenza naturalistica, venga inserita tra i siti di importanza comunitaria (SIC). Tale riconoscimento darebbe alla Brughiera una maggior tutela, perché l’applicazione della normativa comunitaria in materia – secondo gli ambientalisti – potrebbe scongiurare l’ampliamento del sedie aeroportuale di Malpensa contenuto nel Masterplan 2035. 
Per indurre la Regione a provvedere, dunque, lo scorso 31 marzo le associazioni ecologiste tramite il Coordinamento Salviamo il Ticino hanno presentato un ricorso al Tar per ordinare a Palazzo Lombardia di concludere la procedura in un tempo definito, con richiesta di nomina, in caso di ulteriore inadempimento, di nominare un commissario “ad acta”.

Brughiera in pericolo 

«La brughiera di Malpensa e Lonate Pozzolo è in pericolo», dicono le associazioni firmatarie: Coordinamento  Salviamo il Ticino, Associazione  Viva Via Gaggio, Progetto  Life  Drylands, SISV  Società  Italiana  di  Scienza  della  Vegetazione, CISO  Centro Italiano Studi Ornitologici, Legambiente Lombardia, Ecoistituto della Valle del Ticino, GIO Gruppo Insubrico Ornitologia, GOL Gruppo Ornitologico Lombardo, UZI Unione Zoologica Italiana,Società di Scienze Naturali  del  Verbano Cusio  Ossola,  Associazione  EBN  Italia,  SISN  Società  Italiana  di Scienze Naturali, Iolas. 
«Il Masterplan 2035 dell’aeroporto – attualmente sottoposto a valutazione di impatto ambientale avanti al MITE – prevede infatti un’espansione verso sud dell’Area Cargo con la distruzione di circa 40 ettari di un sito di grande rilevanza naturalistica. Associazioni ambientaliste e mondo scientifico si oppongono con forza a questa ipotesi. E ciò anche perché le soluzioni alternative affinché Cargo City possa espandere la propria attività esistono, sia all’interno che in adiacenza all’attuale sedime aeroportuale, senza compromettere la brughiera».

Lettera a Sala 

Nel frattempo, ricordano gli ambientalisti, lo scorso 16 marzo sono scaduti i termine perché gli uffici del Mite si pronuncino sulla procedura di valutazione di impatto ambientale presentata da Enac per conto di Sea sul Masterplan Malpensa 2035. «A latere di tale procedura che ha natura strettamente “tecnica”, Regione Lombardia – in maniera del tutto irrituale e come sempre Pro domo Sea – sta tenendo una serie di incontri con il Parco ed i Comuni del CUV e del Castanese per convincerli ad accettare l’espansione verso sud dell’aeroporto». Oggi ce ne sarà un altro. «Parco e Comuni hanno fino ad ora dichiarato di voler mantenere ferma la loro posizione sul punto: speriamo continuino a farlo, lasciando che sia il Mite, valutato il progetto e le osservazioni, ad emanare il suo pronunciamento definitivo». 
Nel frattempo le associazioni hanno scritto anche una lettera aperta a Beppe Sala, sindaco del Comune di Milano, maggior azionista di Sea, chiedendo un aiuto per impedire la distruzione della Brughiera. 

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