Motoseghe al Santuario di Somma, Barcaro: con la sinistra al governo nessuno si indigna?

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SOMMA LOMBARDO – «Un peccato» pensare che i pioppi al santuario della Madonna della Ghianda saranno abbattuti. «Ma se è necessario per la sicurezza, si deve procedere». Anche il consigliere di minoranza Alberto Barcaro (Noi per Somma) prende atto della necessità di sostituire le piante simbolo del viale mezzanese. Per l’incolumità di tutti, certo. Ma è anche un’occasione per ricordare che nel 2014, quando l’ex leghista era assessore all’Ambiente, dovette affrontare un caso simile: i tigli del vial del Moro si trovarono a un passo dal taglio e ne nacque «una sommossa popolare inspiegabile», ricorda, sollevata proprio da chi oggi governa la città. Al punto che, ora, decide di togliersi qualche sassolino dalla scarpa.

«Oggi si rifletta prima di attaccare»

«Se è necessario per la sicurezza si deve procedere con una gara per l’affidamento del servizio», dice il capogruppo di Noi per Somma. «In consiglio comunale, alla luce degli accadimenti, avevamo richiesto l’analisi completa del territorio», visti i numerosi danni causati dai forti temporali della scorsa estate. Ma oltre la volontà di scongiurare ogni rischio per il futuro, la mente torna al «maggio 2014». Racconta Barcaro: «La stessa situazione si verificò al viale XXV Aprile e ci fu una sommossa popolare inspiegabile. Mi auguro che oggi si rifletta un po’ di più prima di attaccare».

Il caso viale Del Moro

Si sollevò infatti un polverone polemico. Al governo c’era il centrodestra e le circostanze portarono a una valutazione precisa: dei 160 tigli del vial Del Moro, 31 dovevano essere abbattuti perché considerati malati e quindi pericolosi. Con la promessa di ripiantumare le piante tagliate, ma anche di intervenire con una drastica potatura degli alberi restanti. Il Pd si oppose duramente. Tanto che l’allora segretario di circolo Angelo Ruggeri arrivo a definire il viale alberato uno «spettacolo della natura che per noi ha la stessa importanza del Castello». Oggi i dem – primo partito al governo con la coalizione di centrosinistra – prendono invece posizioni nettamente più moderate, allineandosi alle indicazioni date dall’agronomo.
Anche in maggioranza, al tempo, ci furono visioni differenti. Lo dimostrò l’allora leader locale di Forza Italia, Marcello Pedroni: «Il vial del Moro è un bene comunale che deve essere salvaguardato». Barcaro era assessore all’Ambiente e si ritrovò nel mirino degli attacchi. Probabilmente il viale di Mezzana avrà un epilogo differente, ma nel frattempo Barcaro coglie la palla al balzo per liberarsi di un peso che si porta da anni.

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