Mensa dei poveri: il processo resta a Milano. Ue confermata parte civile

MILANO – Nuova udienza per il processo Mensa dei poveri, inchiesta che nel maggio 2019 aveva portato all’arresto dell’ex Ras di Forza Italia in provincia di Varese Nino Caianiello (che ha patteggiato a 4 anni e 10 mesi) rivelando un presunto sistema di nomine pilotate e corruzione tra le province di Varese e Milano. A Milano si sta celebrando il processo a dibattimento che sul fronte varesotto vede tra gli imputati l’ex europarlamentare di Forza Italia Lara Comi, l’ex patron di Tigros Paolo Orrigoni, il consigliere regionale azzurro Angelo Palumbo, il sindaco di Gallarate Andrea Cassani e l’ex responsabile provinciale di Forza Italia e ex consigliere comunale a Busto Carmine Gorrasi.

Il processo resta a Milano

I giudici hanno di fatto respinto tutte le eccezioni sollevate dalla difesa a cominciare da quella relativa alla competenza territoriale. Solo tre imputati, ovvero l’ex presidente del Consorzio Arno Rile Tenore Giuseppe Filoni (per un solo capo di imputazione), Michela Longo e Xavier Santiapichi, hanno ottenuto lo spostamento del procedimento in altra sede. I primi due in tribunale a Busto. Il terzo a Roma.

Bruxelles parte civile

Respinta anche l’opposizione, avanzata in particolare dai legali di Comi, alla costituzione di parte civile del parlamento europeo. Bruxelles sarà parte del processo. Il processo entra a questo punto nel vivo. L’udienza è stata aggiornata al prossimo 14 gennaio.

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